Franco Meloni a Giorgio Todde: “Questa ferocia verbale mi spaventa. E taccio”

Prosegue la polemica sul parcheggio interrato nel centro di Cagliari. Il leader dei Riformatori sardi Franco Meloni replica di nuovo a Giorgio Todde. Il dibattito è stato aperto da Todde con un editoriale dal titolo Un “piano particolareggiato” di sterminio dei luoghi. Poi è intervenuto Franco Meloni con “Sogni la Sardegna dei morti di fame”. Quindi nuovamente Todde con l’intervento “I Riformatori rispondano sul merito, anziché insultare”. Ed ecco il quarto round.

Egregio direttore, per aver osato sostenere che fare il parcheggio sotto le mura di Castello non è un peccato mortale su di me è immediatamente ricaduta la scomunica del moderno sacerdote del Rito Ambientalista Supremo, Giorgio Todde, in proprio e a nome dei suoi accoliti.

Non ci sarebbe bisogno neppure di rispondere, e infatti nella sostanza non lo farò, perché è inutile cercare di affrontare con ragionevolezza forme di pensiero che sfiorano il fanatismo assoluto, ma due parole, se posso approfittare della cortesia di Sardinia Post, le vorrei dire, per chiudere definitivamente– almeno per quanto mi riguarda – la querelle.

Avevo scritto che ero spaventato dalla violenza degli argomenti usati da Todde e la sua replica conferma la mia paura, una ferocia e una violenza verbale e ideologica che mi lasciano quasi senza fiato.

Ha ragione lui e basta, la semplice idea che qualcuno osi contestarne il pensiero fa infuriare,siamo in un paese civile e quindi deve limitarsi alle parole ma se fossimo nel Far West non avrebbe esitazione sfoderare la colt!

Rispolvera tutta la mia (breve, per fortuna) vita politica, coinvolge i Riformatori nella genia dei cementificatori, travolge nella sua furia vendicatrice il piano casa, la legge sul golf , il Ppr, il piano idrogeologico, il turismo e gli alberghi, travisa sentenze, vede un mondo tutto suo, insomma tutto quello che può fare brodo pur di nascondere una semplice verità : il suo no al parcheggio sotto il Castello è ideologico, è – come sempre- un no a tutto, un no a prescindere.

E implicitamente conferma la mia accusa, la sua Sardegna è una Sardegna di morti di fame, di disperazione, di miseria, di emigrazione permanente.

Io mi ostino a credere , e con me i Riformatori e tante forze politiche responsabili di destra e di sinistra, che ci sia un modo di coniugare la protezione e il rispetto del nostro incomparabile ambiente con le esigenze di una vita civile e dignitosa per i sardi , mi ostino a credere che sia possibile amare la Sardegna senza costringere i sardi a rimpiangerla dalla Germania o dal Belgio dove saranno ( e sono già) stati costretti ad andare a cercare un lavoro, mi ostino a credere che in medio stat virtus.

Mi fermo qui sia perché non vorrei replicare sul terreno degli insulti sia perché Giorgio non solo è un mio amico, e lo resta nonostante non la pensi come me, sia perché è il mio oculista.

E forse posso permettermi di perdere un amico, ma certamente non l’oculista!

Franco Meloni

 

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