Foreste, l’Isola prima per superficie. Alla scoperta del bosco ‘relitto’ di Bonassai

Le foreste. Uno dei più importanti patrimoni che la Sardegna porta in dote all’Italia dal punto di vista dell’ambiente. L’isola, con un milione e 213mila 250 ettari, è la prima regione in Italia per superficie boschiva (dati dell’inventario nazionale foreste e carbonio – Infc). Un polmone verde che consente di emettere massicce quantità di ossigeno e, allo stesso tempo, di assorbire buona parte dell’anidride carbonica presente nell’aria. Le foreste demaniali, quelle di proprietà della Regione e gestite da Sardegna Foreste, sono una cinquantina, circa il 10 per cento della superficie di tutta la Sardegna, oltre 220mila ettari di alberi fitti.

Domani – 21 marzo – anche la Sardegna celebra la Giornata internazionale delle foreste, un appuntamento nato anche per “sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza delle foreste per le persone e il ruolo vitale nell’eradicazione della povertà, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza alimentare”. Il tema del 2022 sarà “Foreste, produzioni e consumi sostenibili“.

E oltre all’iniziativa della Coldiretti con la sua Campagna Amica nelle scuole, sono diversi gli appuntamenti. Come quello focalizzato sulla scoperta del bosco di Bonassai, un’area poco conosciuta ma di grande interesse naturalistico. Domani nell’azienda Agris del piccolo centro del Sassarese, si terrà un convegno organizzato dall’Agenzia regionale per la ricerca Agris, l’Agenzia regionale Forestas, l’Università degli studi di Sassari, la sezione sarda della Società Botanica Italiana e l’Istituto Sardo di Scienze, Lettere e Arti.

“La tutela del nostro patrimonio forestale è una delle grandi sfide dei nostri tempi, perché dalla quantità e qualità delle nostre foreste dipendono numerosi servizi ecosistemici essenziali per l’umanità, quali la produzione di ossigeno, il sequestro di anidride carbonica dall’atmosfera, il contrasto al cambiamento climatico”, scrivono gli organizzatori.

l bosco ‘relitto’

La Giornata sarà l’occasione per visitare e scoprire insieme a tecnici e ricercatori il bosco situato all’interno dei confini dell’azienda di Bonassai, un luogo di grande interesse per la conservazione dove ancora sopravvivono specie e alberi un tempo diffusi in tutta la pianura. Si tratta di un esempio di “bosco relitto”, scampato ai dissodamenti e alle bonifiche, testimone silenzioso della copertura vegetale che anticamente ricopriva le aree pianeggianti costiere della nostra isola.

È un bosco misto a leccio e sughera, con molte specie arbustive sempreverdi e caducifoglie, oltre a numerose specie erbacee. Il seminario e la successiva visita pomeridiana  saranno rivolti agli studenti universitari e ai dipendenti Agris e di Forestas che potranno seguire i relatori sia in presenza che online.

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