Coldiretti in difesa delle api: “Da loro dipende il 35% del cibo prodotto nel mondo”

“I cambiamenti climatici e l’inquinamento stanno costituendo la causa principale del declino degli insetti impollinatori, in particolare la minaccia più grande sta colpendo le api, domestiche e selvatiche, responsabili di circa il 70 per cento dell’impollinazione di tutte le specie vegetali del pianeta e del 35 per cento della produzione globale di cibo”. Lo spiega Coldiretti Sardegna che annuncia una Campagna Amica a Oristano in occasione della Giornata internazionale delle api, prevista per sabato 20 maggio.

Dall’associazione giallo-verde spiegano ancora che “la diminuzione del numero di insetti impollinatori mette a rischio, oltre la loro specie, anche l’equilibrio dell’ecosistema e della sopravvivenza di molte piante che potrebbero avere la stessa sorte: l’estinzione”. Ecco quindi la necessità di mettere in campo buone pratiche per la difesa delle api. Sabato, all’interno del mercato coperto di via degli Artigiani, è prevista una iniziativa di sensibilizzazione”.

Dice Giovanni Murru, presidente di Coldiretti Oristano: “Le api sono oggetto di una grave minaccia e con loro anche il ruolo che hanno come strumento di garanzia per il futuro dell’umanità : la loro operosità può essere accostata alle istituzioni che tutelano e garantiscono il rispetto dell’ordine pubblico, quello ambientale, la salute dei cittadini in momenti di particolare criticità. Per questo, all’appuntamento di Campagna Amica abbiamo voluto coinvolgere le forze di Polizia, i Carabinieri, la Forestale, i Vigili del fuoco che rappresentano un punto di riferimento per la comunità e, come le api, costituiscono uno strumento di garanzia e operosità nell’ecosistema umano”. A confermare la propria presenza è stato già il Questore Giuseppe Giardina. “A lui e a tutte le autorità presenti verrà fatto omaggio, da parte di un giovane apicoltore, di un vasetto di miele, prezioso frutto del lavoro”.  

Come aveva sottolineato Coldiretti nell’ultima analisi condotta in occasione di Apimell, la più importante Mostra mercato internazionale specializzata nel settore apicoltura, “l’Italia ha dovuto dire addio a quasi un vasetto di miele su 4 (23%) rispetto a poco più di un decennio fa con una raccolta che nell’ultimo anno, a livello nazionale, è stata di circa 23 milioni di chili, condizionata da siccità ed eventi estremi che hanno causato oltre 6 miliardi di euro di danni all’agricoltura italiana”, spiegano ancora da Coldiretti.

“I cambiamenti climatici – prosegue Emanuele Spanò, direttore di Coldiretti Oristano – rappresentano uno dei problemi più gravi per la sopravvivenza delle api: il 2022 è stato l’anno più caldo mai registrato prima con temperature medie superiori di quasi un grado rispetto agli anni precedenti e precipitazioni crollate del 30 per cento rispetto alla media rilevata tra il 1991 e il 2020. Questo trend – conclude Spanò – si sta confermando anche nei primi mesi di quest’anno. Ecco perché è necessario continuare a tenere molto alta l’attenzione e porre i giusti rimedi”.

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