Asse Sardegna-Usa sull’energia pulita: firmato un accordo tra Sotacarbo e Netl

Un accordo quinquennale, dal 2018 al 2023, per studiare attività specifiche legate alla produzione di energia a basso contenuto di CO2. Da una parte l’americana Netl (National Energy Technology Laboratory), uno dei più importanti istituti di ricerca al mondo, dall’altra Sotacarbo, società partecipata dalla Regione Sardegna con 35 dipendenti, che opera col suo Centro ricerche nella Grande Miniera di Serbariu, a Carbonia, e che dal 2014 ospita il Polo di eccellenza italiano sulle energie pulite. Sette obiettivi definiscono l’intesa che il presidente di Sotacarbo, Alessandro Lanza, ha definito “molto precisa perché identifica oggetti, ricerche e cose da fare”.

Sette obiettivi che hanno a che fare con la ‘decarbonizzazione’. Su tutti, quello che Sotacarbo spera di poter presto brevettare, e cioè “la trasformazione della CO2 in metanolo ed etanolo”. Una metodologia, ha spiegato Lanza, “che dovrebbe consentire il riutilizzo della CO2 e che consiste nello sviluppo di catalizzatori per la produzione di combustibili liquidi, appunto metanolo e dimetiletere, attraverso un processo chiamato di idrogenazione catalitica, partendo da CO2 derivante dall’impiego di combustibili fossili e idrogeno da fonti rinnovabili”. Un’attività che punta “alla progettazione di un nuovo impianto sperimentale su scala pilota”. Gli altri obiettivi, ha sottolineato il presidente di Sotacarbo, “riguardano l’efficienza energetica e il riciclo del carbonio”.

L’accordo, presente il governatore Francesco Pigliaru, è stato siglato oggi a Villa Devoto con Regis Conrad (a sinistra nella foto, con il presidente Pigliaru), direttore del Dipartimento sistemi energetici avanzati del National Energy Technology Laboratory (Netl). “Obiettivo comune – ha detto Conrad – è quello di collaborare per condividere informazioni scientifiche e avere l’opportunità di portare qui i nostri scienziati e i vostri negli Usa, presso i nostri laboratori”. Perché in Sardegna? “Perché Sotacarbo – ha risposto – ci offre una ricerca di altissima qualità”. Secondo Pigliaru, una delle caratteristiche più interessanti dell’iniziativa è “la possibilità di creare posti di lavoro altamente professionali e moderni, che saranno premiati dal futuro prossimo”.

“Riteniamo che vi siano molte aree di sinergia in cui entrambi i laboratori di ricerca possono imparare gli uni dagli altri per migliorare la ricerca sul carbone – ha commentato Conrad  che deve essere inserita nel contesto della filosofia del carbonio a bassa emissione, adottata ovunque in Europa. Poiché i combustibili fossili saranno utilizzati per decenni, nel corso della transizione verso le rinnovabili, è essenziale sviluppare tecnologie a basse emissioni ed alta efficienza che ne rendendo sostenibile l’uso. Il nostro approccio è molto pragmatico, ed orientato verso una tecnologia a basse emissioni rispettosa dell’ambiente”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share