Era il 17 Novembre 1943 quando diciotto giovani avieri sardi furono catturati da reparti di SS tedeschi, nei pressi di Capranica, in provincia di Viterbo. Erano soldati che dopo l’armistizio dell’8 settembre non sapevano dove andare e a quali ordini rispondere. I militari furono portati in località Montefosco, comune di Sutri, qui vennero prima mitragliati alle spalle e poi finiti con un colpo alla nuca. Tra i 18 si salvò solo Fernando Zuddas, originario di Sardara, riuscì a fuggire nonostante le ferite e fu soccorso da due abitanti di Sutri. Fu lui a raccontare quei tragici fatti.
Gli altri militari sardi uccisi dai tedeschi, a parte cinque di loro che ancora non hanno un’identità, vennero identificati: sono Piero Contini di Oristano, Giuseppe Canu di Dorgali, Giuseppe Deroma di Osidda, Sebastiano Pinna di Osidda, da Ploaghe Nino Mè, Giovanni Mezzettieri, Salvatorico Cossiga, G. Battista Mulas, Gavino Pilo, Pietro Barcellona e Pasqualino Mereu di Oristano, Efisio Piras di Iglesias.
A loro è dedicato il documentario “I martiri di Sutri”, film del 1993 firmato da Dino Sanna, che sarà proiettato questa sera alle 18 alla Cineteca Sarda di viale Trieste a Cagliari. L’evento è organizzato da Società Umanitaria – Cineteca Sarda, Centro Servizi Culturali di Cagliari, ISSRA Istituto Sardo per la Storia della Resistenza e dell’Autonomia, ANPI Associazione Nazionale Partigiani Italiani, ANPPIA Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani e Antifascisti, Associazione Onlus Todo Cambia e vedrà la partecipazione di Vito Biolchini (giornalista, direttivo Anpi Cagliari), Francesco Birocchi (presidente Assostampa Sardegna), Walter Falgio (storico Issra) e Antonello Zanda (direttore della Società Umanitaria).