Il Consiglio regionale ha approvato l’aumento dei servizi per il San Francesco di Nuoro e il Nostra Signora della Mercede a Lanusei. Così ha deciso l’Aula a maggioranza poco prima delle 15, nell’ultimo voto della giornata sulla riforma della rete ospedaliera e col quale è stata chiusa la settimana di lavoro nel palazzo di via Roma (la prossima seduta è prevista martedì 24 ottobre dalle 16).
Era un pronunciamento atteso quello sui due ospedali per i quali la ‘lobby’ politica trasversale aveva chiesto di più. Ovvero la promozione del San Francesco da Dea di primo livello al secondo (un gradino sotto la massima categoria dell’hub), mentre per il Nostra Signora della Mercede veniva sollecitata il passaggio da nodo della rete ospedaliera a Dea di primo livello (il terzo gradino della scala sanitaria secondo il decreto ministeriale 70). Le due richieste, che sarebbero equivalse a un numero maggiore di reparti e posti letto, avrebbero avuto un costo non sostenibiole dalla Regione, rispettivamente di otto milioni e 1,6 milioni annui. Ma anche senza il riconoscimento formale della categoria superiore, hanno ottenuto più servizi.
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Maggioranza e opposizione – perché come nel caso del Mater Olbia la partita era trasversale – si sono accordate per una soluzione intermedia con un emendamento di sintesi. Il San Francesco verrà quindi inserito nella nuova legge come ospedale Dea di primo livello ma con servizi rinforzati. Nel dettaglio ottiene la Breast unit (centro di senologia), la Stroke unit (centro ictus) più un potenziamento della Oncologia. L’ospedale di Lanusei, invece, si vedrà assegnare cinque servizi aggiuntivi legati alle emergenze/urgenze: corrispondono al Dea di primo livello. E questo contestualmente all’avvio dell’Areus, la nuova azienda sanitaria del 118.
Chiuso anche la questione di Ghilarza, con il Delogu che diventa stabilimento Cet (centro emergenza territoriale) con funzioni riabilitative. Nel Comune dell’Oristanese verrà aperto anche l’ospedale di comunità.
A questo punto possono dirsi tutti sciolti i nodi che da ormai due anni stavano dividendo la maggioranza alla guida della Regione, la quale ha trovato l’accordo a colpi di deroghe rispetto al ddl approvato dalla Giunta a luglio 2015. Martedì l’Aula dovrebbe concludere l’esame dei dodici capitoli e approvare il testo normativo in via definitiva. Di mattina, invece, si riunirà la Giunta, anche per nominare il nuovo direttore generale dell’Areus. I papabili sono due: Giorgio Lenzotti, che è un nome gradito all’assessore alla Sanità, Luigi Arru, e Piero Delogu, appoggiato dal presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau. Qui gli accordi della scorso settimana e che completano il quadro della nuova rete ospedaliera.
Al. Car.
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