Fondi Ue, ok da Bruxelles: in arrivo nell’Isola 930 milioni di euro

Via libera della Commissione Ue ai programmi operativi regionali 2014-2020 di Sardegna, Friuli Venezia Giulia e Molise. Luce verde anche ai programmi nazionali ‘Città metropolitane’ e ‘Ricerca e innovazione’. Il totale complessivo di aiuti Ue sbloccati è di 2,17 miliardi di euro dal Fondo regionale per lo sviluppo e dal Fondo Sociale. I programmi sono stati adottati oggi dal commissario Ue agli Affari regionali Corina Cretu in una cerimonia col sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti.

La Sardegna potrà contare su oltre 930 milioni di euro, di cui 465 dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e l’altra metà derivante dal cofinanziamento nazionale.

“Con i cinque programmi di oggi l’Italia ha fatto un notevole passo avanti e spero che entro fine settembre saranno completati anche i programmi rimanenti e che saremo in grado di adottarli”, afferma De Vincenti.

Quelli adottati oggi “sono programmi sani, consistenti e lungimiranti. Contribuiranno a rafforzare crescita e occupazione in Italia focalizzandosi su ricerca e innovazione, sostegno alle Piccole e medie imprese, agenda digitale ed economia a bassa emissione”, spiega Cretu.

Il programma per le 14 ‘Città metropolitane‘ (Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Genova, Firenze, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia) disporrà di un bilancio complessivo di 892 milioni di euro, di cui 588 milioni dal Fesr e Fse e 304 milioni derivanti dal cofinanziamento nazionale.

Il programma ‘Ricerca e innovazione‘ riguarda le regioni cosiddette in ritardo di sviluppo (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia) e in transizione (Abruzzo, Molise e Sardegna) e dispone di un budget complessivo di 1,286 milioni di euro, di cui 926 milioni stanziati dall’Ue da Fesr e Fse, e 360 milioni derivanti dal cofinanziamento regionale.

Raffaele Paci, l’assessore regionale alla Programmazione, parla di “grande risultato per la Sardegna: abbiamo ottenuto una cifra importante che ci consentirà di intervenire in settori nevralgici della nostra economia regionale”. L’esponente della Giunta dice che i 930 milioni sono stati ottenuti “grazie a un serrato lavoro collettivo per cui ringrazio tutti coloro che hanno partecipato. Ora – prosegue Paci – dobbiamo correre, fare bene e non perdere tempo, ma soprattutto spendere strategicamente i fondi europei invertendo nettamente e definitivamente la rotta del passato che per troppe volte ha portato a una scarsa qualità della spesa con conseguente taglio dei fondi. Stiamo già lavorando all’interno della Cabina di regia e dell’Unità di progetto della programmazione unitaria per definire gli interventi con la visione d’insieme che è alla base della programmazione unitaria dei fondi sulla quale è impostata la manovra finanziaria. È questo il nuovo corso voluto fortemente da questa Giunta: pensare ai fondi europei come a una parte dei finanziamenti complessivamente disponibili. In un momento di crisi come quella che stiamo vivendo non possiamo assolutamente permetterci di perdere questo denaro, ed è il primo obiettivo della programmazione unitaria insieme a quello di investire nei settori giusti per far ripartire tutta l’economia della Sardegna”.

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