“Se c’è stato un periodo nel quale la nostra Isola ha subito l’arroganza, la prepotenza ed è stato in una condizione di forte sudditanza nei confronti di un governo nazionale è stato quello in cui il primo ministro era Silvio Berlusconi e Ugo Cappellacci il suo silenzioso uomo di fiducia in Sardegna”. Pietro Cocco, capogruppo Pd in Consiglio regionale, risponde così al consigliere Ugo Cappellacci di Forza Italia che provocatoriamente si domandava se Renzi volesse commissariare anche Francesco Pigliaru dopo il commissariamento di Ignazio Marino a Roma. Cappellacci si riferiva alla questione del metano in Sardegna: secondo indiscrezioni il fondo di investimento del Qatar avrebbe in programma un piano di sfruttamento del gas che potrebbe essere già sui tavoli di Governo ma Pigliaru ieri ha dichiarato che non è stata aperta alcuna discussione in merito.
“È incredibile la faccia tosta dell’ex presidente, che da un anno a questa parte ha ritrovato miracolosamente voce per scagliarsi su ogni tema contro il governo regionale guidato da Francesco Pigliaru. Rispetto alla scorsa legislatura, il governo di centrosinistra e la maggioranza che lo sostiene hanno un’altra maniera di intendere il rapporto col cosiddetto “governo amico”: nessun complesso di inferiorità, nessun silenzio complice ma franca e leale collaborazione negli interessi della nostra Isola e dei suoi cittadini.
Si metta l’animo in pace, l’ex inquilino di Villa Devoto: il presidente Pigliaru e la sua squadra, in questo anno, hanno lavorato con grande impegno e serietà per rendere la Sardegna un interlocutore affidabile e serio nei confronti degli investitori internazionali, realizzando concretamente in pochissimo tempo cose di cui la giunta Cappellacci ha solo parlato per anni. I frutti di questo lavoro non stanno tardando ad arrivare, come nel caso del confronto proficuo col Qatar, e altri sono attesi nei prossimi mesi: la Sardegna è tornata sulle rotte dei grandi investimenti dopo essere scomparsa dai radar negli anni di Cappellacci”.