Open Coesione, a ‘scuola’ per monitorare i finanziamenti pubblici nel territorio

Terza edizione per il progetto “A scuola di open coesione” (ASOC) il percorso innovativo rivolto a studenti e docenti di istituti secondari di secondo grado, che promuove principi di cittadinanza consapevole, sviluppando attività di monitoraggio civico dei finanziamenti pubblici attraverso l’impiego di tecnologie di informazione e comunicazione.

Saranno coinvolti 17 istituti dell’isola, per un totale di 22 classi, che saranno impegnate in un percorso didattico guidato che prevede la verifica delle modalità di spesa dei fondi pubblici attraverso l’utilizzo dei dati in formato aperto – open data – sul portale Open Coesione.

La novità. Grazie ad un accordo tra il Dipartimento per le Politiche di Coesione presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR), i tre Europe Direct con sede in Sardegna e l’Autorità di Gestione del POR FESR verrà realizzato un percorso regionale con un approfondimento particolare ai progetti che sono stati finanziati con il POR FESR sardo. “Una personalizzazione del percorso nazionale – racconta Antonello Chessa, referente regionale per l’iniziativa ASOC 16/17 – che ci ha permesso di aprire il progetto ad un numero maggiore di classi. Avevamo previsto l’apertura a 15 classi ed abbiamo aumentato del 50% la nostra previsione arrivando a 22 classi”. Ha aggiunto: “Stiamo predisponendo un contest finale, ancora da definire nei dettagli, che premierà i migliori lavori preparati dalle scuole”.

La storia ed i numeri. Il primo ciclo di sperimentazione si è svolto nell’anno 2013/2014 si è concluso a maggio in sette istituti di istruzione secondaria situati su tutto il territorio nazionale (Palermo, Napoli, Bari, Roma, Firenze, Bologna, Trento). Per l’anno scolastico 2014/2015 è stata estesa la possibilità di partecipazione al progetto a 70/100 scuole tra cui sei sarde. Numeri che si sono mantenuti anche per l’anno successivo e che si sono triplicati nell’edizione ASOC 16/17. 11 Istituti sono nella provincia di Cagliari, dislocati tra il capoluogo, Assemini, Quartu Sant’Elena e Selargius. Cinque nella provincia di Sassari: tre ad Alghero, una a Castelsardo ed una nel capoluogo turritano. 3 nel Nuorese: due a Macomer e due nel capoluogo della provincia barbaricina. E ancora due a Olbia ed una a Bosa nella provincia di Oristano.

Un esempio. La 3° M del Liceo Linguistico “Antonio Gramsci” di Olbia (OT), durante la scorsa edizione di ASCO, ha scelto un progetto con forti ricadute sul territorio gallurese: l’ampliamento pista aeroporto/spostamento SS 125. Un progetto che ha l’obiettivo di incrementare il turismo dell’aeroporto olbiese grazie alla possibilità di far arrivare aerei con una portata maggiore rispetto a quelli attuali come il Boeing 747 o il 777, gli A330 o A340. Il progetto prevede di allungare la pista di 500 metri, portandola dagli attuali 2.445m a circa 3000m. Diverse sono le opere che rientrano nel progetto come la variante alla SS.125 e delle strutture viarie che permettono di accedervi a cui si sono sommate la rimozione di alcuni ostacoli che hanno penalizzano la pista “23” in atterraggio per un tratto di 150 m. “È stata un’esperienza molto bella per i ragazzi” ha detto Lucio Murru, dell’Associazione 2050, che ha seguito il progetto nel territorio Gallurese. “I ragazzi” ha continuato “erano entusiasti di questa nuova esperienza. Hanno potuto apprendere aspetti che normalmente la scuola non mostra. È stata superata la dinamica classe e si è lavorato per gruppi facenti parte di un team con compiti e ruoli ben precisi ma soprattutto si sono resi conto di come si possa essere veri cittadini attivi monitorando l’uso dei soldi pubblici”.

Ecco il video realizzato dagli studenti

Si legge nel report di monitoraggio degli studenti, datato a fine aprile di quest’anno che “il progetto è ancora in fase di ultimazione” ed ancora “risulta già realizzato lo spostamento della SS125 e la perimetrazione delle aeree oggetto dell’intervento. Sono da perfezionare gli espropri ed altre attività di tipo amministrativo. L’ultimazione dei lavori era prevista entro il 31 Dicembre 2015, ma di fatto la data di effettiva conclusione è stata rimandata all’11 aprile 2016”. Un progetto da  6 milioni e 150mila euro di cui però è stato speso soltanto il 58%, ossia € 3.595.208,71 (fonte: Open Coesione i dati sono aggiornati al 30 giugno 2016). Ad oggi, come hanno rivelato gli studenti qualche mese fa, il progetto è in fase di ultimazione, anche se nel sito si legge che la data prevista di fine dei lavori era il 31/10/2016. Per poter continuare il progetto l’attuatore, la Geasar Spa, è in attesa che vengano erogati i fondi per il completamento della seconda fase. Sono stati realizzati tutti i lavori di contorno, la recinzione dell’aeroporto, è stata spostata la strada statale, sono state fatti brillare, in sicurezza, gli ordigni dei bombardamenti della seconda guerra mondiale. Ciò che manca è l’allungamento vero e proprio della pista.

Alessandro Ligas

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