“E’ un primo piccolo passo avanti. Soprattutto va valutata positivamente la proposta dell’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, di ridiscutere l’intera convenzione fra Stato e Tirrenia, rivendicando il superamento dell’attuale ruolo consultivo, sia pure vincolante, con l’ottenimento di una piena potestà della Regione in materia di trasporti”, così la Federazione dei Circoli dei sardi in Italia (Fasi) all’indomani dell’accordo fra Regione e Tirrenia sui collegamenti per l’isola.
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“Il settore dei trasporti, marittimo e aereo, si trova in una delicata fase di passaggio, decisiva per l’uscita dalla crisi e il futuro sviluppo economico e turistico della Sardegna – ha sottolineato la Fasi – sia per quanto riguarda i passeggeri che il movimento merci. Così com’è apprezzabile il raccordo, in una visione unitaria strategica, con il miglioramento del sistema di
trasporto interno su gomma e su rotaia. E’ importante ribadire la necessità che le agevolazioni siano dirette non solo ai residenti, ma anche agli emigrati. A tal proposito ricordiamo che nei due milioni e cinquecentomila passeggeri persi in tre anni dalle compagnie marittime rientrano molte delle famiglie di emigrati che hanno in Sardegna la loro seconda casa. La flessione della presenza turistica è proprio lì e costituisce un duro colpo per l’economia locale e le piccole imprese del territorio. Occorre inoltre ricordare che molti pensionati vanno in Sardegna via mare e spendono lì, non per 15 giorni, bensì per 3-4 mesi, le pensioni duramente guadagnate da emigrati nel continente italiano ed europeo”. Da parte sua la Fasi, attraverso il servizio di bigliettazione dei Circoli, ha continuato a proporre alle famiglie, tra le quali quelle di seconda e terza generazione, le agevolazioni previste dalle sue convenzioni con le compagnie marittime, fornendo il viaggio nell’isola a più di 35.000 persone in questi primi mesi del 2014. (ANSA).