Intesa Regione-Tirrenia: sede legale a Cagliari. Deiana: “Sono 27 milioni di Iva”

Svolta per la Tirrenia: la compagnia di navigazione ha avviato l’iter per il trasferimento della sede legale da Napoli a Cagliari. È il punto alla lettera J dell’accordo siglato oggi dall’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, e dall’ad della compagnia, Ettore Morace. Si tratta di un impegno, unica condizione: ci vuole l’approvazione degli organi societari. “Si tratta di un accordo importante simbolicamente ed economicamente – ha sottolineato Deiana: in Sardegna resterebbero 27 milioni di euro di Iva”. Contro la convenzione resta schierato il deputato del Pd Francesco Sanna che oggi ha protocollato un’interrogazione indirizzata ai ministri Maurizio Lupi (Trasporti) e Pier Carlo Padoan (Economia), firmata da tutto il gruppo democratico della Camera. (Qui il testo integrale). Mentre il deputato di Unidos Mauro Pili annuncia azioni legali contro la convenzione.

Quanto alla Regione, Deiana da giorni è in trattativa con la Tirrenia per correggere la convenzione con lo Stato. Leggi la bozza di accordo firmata il 28 luglio e che prevede meno tratte ma più sconti. Oggi l’illustrazione dell’accordo in una conferenza stampa. Con “un pacchetto di agevolazioni per i sardi, gli emigrati, le merci, ma anche per i non residenti in partenza per la Sardegna”. All’incontro ha partecipato il presidente della Commissione Trasporti del Consiglio regionale, Antonio Solinas.

“Abbiamo raggiunto – ha detto Deiana – un primo obiettivo che in fase sperimentale consentirà ai sardi, e non solo, di avere tariffe scontate e altri vantaggi. Dopodiché seguirà l’apertura di una vertenza col Governo nazionale per giungere a luglio 2015, cioè alla fine del primo periodo regolatorio, a una profonda rivisitazione della convenzione perché riteniamo il contratto di servizio fortemente carente, fondato su parametri di traffico non corretti e complessivamente non rispettoso delle reali esigenze di collegamento della Sardegna”.

Le tariffe saranno ridotte del 50 per cento rispetto a quelle “residenti” sulla linea Cagliari-Civitavecchia nel periodo invernale in cui si effettueranno tre viaggi settimanali, mentre non aumenteranno i costi per le merci sulle tratte principali per Genova, Livorno, Napoli e sempre per Civitavecchia. Il biglietto residenti sarà applicato agli emigrati sardi su tutte le rotte per la Sardegna e nel periodo estivo anche su Genova/Porto Torres e su Civitavecchia/Olbia, linee non in convenzione dove pertanto non esiste alcun obbligo di riduzioni. La tariffa promozionale da 123 euro per due passeggeri più auto, cabina e cena andata e ritorno, sarà applicata ai non residenti in partenza dal Continente verso l’Isola in occasione di eventi importanti da definire con l’assessorato del Turismo, in media e bassa stagione.

Ci sono poi correttivi sulla frequenza delle tratte gestite dalla Tirrenia. Aumenteranno da cinque a sei alla settimana le partenze su Livorno, a seguito di richieste da parte della Regione o degli autotrasportatori. La società di navigazione, a fronte di circostanze rilevanti come per esempio manifestazioni sindacali o gare sportive e comunque su indicazione dell’amministrazione regionale, potrà effettuare corse straordinarie sulla tratta per Civitavecchia nel periodo invernale con cadenza trisettimanale. La frequenza giornaliera su questa linea sarà comunque ripristinata qualora l’occupazione media di passeggeri e merci dovesse superare stabilmente il 20 per cento. La Cin garantirà inoltre l’assunzione di almeno trenta marittimi durante la stagione estiva attinti dal turno generale della Capitaneria di Porto di Cagliari.

Sulla razionalizzazione delle tratte, l’accordo raggiunto con la compagnia di navigazione prevede di ridurre il numero dei collegamenti della Civitavecchia-Cagliari e della Genova-Olbia-Arbatax da ottobre ad aprile. “La necessità di limitare le corse a trisettimanali nel periodo invernale su Civitavecchia da Cagliari – ha detto Deiana -, è dettata da circostanze obiettive puntualmente esaminate, preso atto che il coefficiente di riempimento dei traghetti in quello stesso periodo è stato prossimo allo zero. Non è concepibile che una nave con 2700 posti viaggi vuota o quasi, non è conveniente prima di tutto per i sardi che vedono così dissipate risorse da impegnare più proficuamente in altri servizi”.

La convenzione, però, continua a dividere politica: dopo aver espresso “fortissimi dubbi” sulla riduzione dei collegamenti, Sanna, come annunciato l’altro giorno, ha protocollato un’interrogazione, firmata anche dai deputati Romina Mura, Emanuele Cani, Siro Marrocu, Marco Meloni, Caterina Pes, Giovanna Sanna e Gian Piero Scanu. Il gruppo Pd chiede intanto di conoscere “a quali uffici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Ministero dell’Economia e delle Finanze fanno capo i compiti di vigilanza previsti dall’articolo 10 della Convenzione sugli obblighi della società titolare” e in che modo “è stata disimpegnata tale attività”, ma anche “quale somma è stata trattenuta dalla sovvenzione statale entro il limite del due per cento previsto dalla Convenzione”. Sanna e il gruppo parlamentare del Pd alla Camera ha anche sollecitato di sapere “se nei due anni di esercizio delle attività sovvenzionate siano state irrogate sanzioni da parte della amministrazione vigilante a fronte di accertate violazioni degli obblighi di Convenzione”. Ancora: “Se siano noti i risultati del bilancio 2013 della Società e se risulta, come da notizie di stampa, che esso presenti utili”. Poi: “Se e in che misura i costi generali di esercizio della società, compresi quelli sostenuti per attività non strettamente attinenti il trasporto marittimo, vengano ribaltati sulla contabilità analitica delle rotte sovvenzionate”.

Attraverso l’interrogazione viene anche chiesto “a quanto ammontino nel loro complesso i costi di funzionamento del Consiglio di amministrazione e del collegio sindacale della società Tirrenia e la remunerazione dei membri di entrambi i collegi; a quanto ammontino i costi sostenuti per consulenze legali; se sussistano e a quanto ammontino eventuali costi sostenuti dalla società per remunerare prestazioni rese a favore di Tirrenia, a qualsiasi titolo, da parte di suoi azionisti; quando è stata presentata l’istanza di Tirrenia spa volta ad ottenere il riequilibrio economico e finanziario della convenzione e su quali assunzioni si è basata; se tra le assunzioni su cui si basa la richiesta di riequilibrio vi siano fattori economici, tecnologici, organizzativi – compresi gli oneri per sedi e personale – su cui si siano registrate nel biennio trascorso iniziative della società volte a mitigarne l’impatto sui costi delle rotte in convenzione”.

Infine: “Quale incidenza abbiano, sul totale delle miglia marine percorse dalla flotta Tirrenia-Cin, le percorrenze che si registrano sulle rotte da e per la Sardegna nell’ultimo anno; quale incidenza abbiano nell’ultimo anno, sul totale della forza lavoro Tirrenia-Cin i dipendenti della società residenti in Sardegna; il contenuto analitico delle richieste della società ai sensi dell’articolo 9 della Convenzione volte al riequilibrio economico-finanziario; il contenuto analitico della ipotesi di ridimensionamento della prestazione sovvenzionata di servizio pubblico su cui concorderebbero il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il ministero dell’Economia e delle Finanze; il contenuto analitico di eventuali controproposte elaborate dai Ministeri vigilanti o dalla Regione Sardegna nel corso del procedimento di verifica per rendere meno impattante il riequilibrio economico finanziario sui servizi di trasporto; la previsione degli effetti prodotti dal prospettato ridimensionamento dei servizi sui flussi commerciali, assetti portuali, circolazione di persone e merci sulle infrastrutture di trasporto delle regioni interessate”.

Positive le prime reazioni. LEGGI: Tirrenia, Federazione emigrati soddisfatta: “L’accordo è un primo passo avanti”

 

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