“Sì al Carignano e alle coltivazioni orticole, no alla beffa del Biofuel”, così il consigliere regionale di Fi, Ignazio Locci, che ha preso posizione contro il progetto del Gruppo Mossi-Ghisolfi che intende produrre un eco-carburante derivato dalla cellulosa estratta dalla costivazione delle canne. “Il Sulcis ha bisogno di rilanciarsi puntando sulle sue specificità, tra vino locale e carciofo spinoso, per citare due esempi, piuttosto che farsi prendere per disperazione da chi, senza alcuno scrupolo e seguendo la strada più facile, vuole impiantare nel nostro territorio la coltivazione delle canne per la produzione del Biofuel – ha sottolineato Locci -. Dopo il dovuto confronto con il mondo dell’agricoltura e della piccola impresa, sono convinto che consacrare una buona fetta delle nostre terre alla coltura delle canne sia una scelta da pazzi, di cui potremmo pentirci e pagarne le conseguenze. Un’iniziativa che è stata peraltro rifiutata in altre regioni e dunque non si capisce perché debba essere proprio la Sardegna con il suo disastrato Sulcis ad accettare il progetto degli imprenditori del nord. Non possiamo svendere la nostra terra e soprattutto la nostra acqua per una coltivazione considerata infestante. Inoltre, con il prezzo del petrolio che cala, sono convinto che il carburante biofuel non sia la risposta”.
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