Violenza contro le donne, bollettino da guerra nel Cagliaritano

La violenza contro le donne cresce nella Provincia di Cagliari. Tutto scritto nei dati dell’associazione Ceteris che da dieci anni raccoglie denunce e confessioni, paure e ribellioni.

Nel 2012, perché da qui comincia l’indagine, al Centro anti-violenza di Cagliari, chiamando il numero verde gratuito 1522, sono arrivate 154 telefonate. Di queste 86 sono state prese in carico. Ovvero, altrettante done hanno accettato di farsi aiutare: 42 con sostegno psicologico e 44 con sostegno legale.

Almeno nella Provincia di Cagliari, la violenza distrugge la vita soprattutto alle donne con un’età compresa tra i 31 e 40 anni (35 casi). Segue quella fra i 51 e 60 anni (28 casi). poi la fascia tra i 41 e 50 anni (27 casi). Solo un contatto, invece, è stato registrato al di sotto dei 18 anni. Infine: sono 13 le richieste d’aiuto arrivate da donne fra i 20 e 30 anni, 6 le ultrasettantacinquenni che hanno chiamato.

La maggior parte delle violenze riguarda donne coniugate (32); 23 i casi di conviventi, 9 quelli di donne separate; 4 i contatti di donne divorziate. A subire sono per lo più casalinghe (39), seguono lavoratrici occasionali (29) e disoccupate (15).

La tipologia di violenza più frequente è quella psicologica (58 casi), a seguire quella fisica (40 casi), quella economica (12 casi), e quella sessuale (5 casi). Quanto alla nazionalità delle donne che hanno chiesto aiuto, 150 sono italiane, 4 invece le straniere. A fare violenza sono coniugi (32), conviventi (23), familiari (13), conoscenti (5), compresi soprattutto nella fascia di età fra i 31 e i 40 anni.

Quanto al 2013 il trend è addirittura peggiore: nel solo primo trimestre le chiamate al centro anti-violenza sono state 100 contatto. “Un numero, questo, che prospetta un largo superamento delle casistiche rispetto al 2013, dove il dato complessivo si attestava ai 154 contatti”, spiega Silvana Maniscalco, presidente dell’associazione Ceteris. Che sottolinea: “Il centro antiviolenza di Cagliari ha riscontrato lo scorso anno una curva casistica che va letta in termini di emergenza e con una chiara postura di intervento”.

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