Pigliaru dopo la busta con cartucce: “Non ci fanno paura, andiamo avanti”

Grazie a tutti per le prove di solidarietà nei miei confronti e in quelli di tutta la Giunta. Ne abbiamo ricevuto moltissime dalle forze politiche, dalle rappresentanze di categoria, dai privati cittadini. E ognuno di questi attestati è il modo migliore per dimostrare che la Sardegna è ben altro rispetto a minacce vili che si ripetono, e sulle quali noi abbiamo deciso di tenere il massimo riserbo anche quando sono arrivate nella nostra sede istituzionale”.

Così il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, dopo la busta con quattro cartucce calibro 12 recapitata in Consiglio regionale (leggi qui il punto sulle indagini)”. Il governatore scrive: “Non ci fanno paura, non incidono sul lavoro svolto né tantomeno sull’attività politica e amministrativa portata avanti dalla Giunta e dalla presidenza”.

Tra ieri e oggi, quando si è diffusa la notizie, su Facebook è cominciata la catena di solidarietà: in tantissime bacheche un messaggio per Pigliaru. Che aggiunge: “Vero è che in Sardegna chi gestisce la cosa pubblica, a tutti i livelli, è fatto troppo spesso oggetto di intimidazioni e sono i rappresentanti delle Istituzioni nei territori a pagare il prezzo più alto. Per questo non dobbiamo abbassare la guardia. È una chiamata alla responsabilità: lo dobbiamo soprattutto agli amministratori locali che con sempre maggior frequenza, oltre le minacce, subiscono veri e propri attentati. L’invito è a vigilare tutti perché il confronto non diventi mai disinformazione né polemica sterile, a servizio dei fanatici, ma resti sempre sul terreno del dibattito democratico”.

Il presidente della Regione conclude così il suo comunicato rivolto alla Sardegna intera: “Da parte nostra proseguiremo nel nostro lavoro come abbiamo sempre fatto, per aiutare l’Isola a uscire da una lunga e durissima crisi”.

LEGGI ANCHE: Minacce a Pigliaru, l’11 agosto la prima lettera: “Ti faccio saltare la testa”

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