Per ora sono soltanto ipotesi, ma la Cabina di regia del Governo, che si riunirà nelle prossime ore, ha in mente alcuni provvedimenti per evitare le festività natalizie diventino da bollino rosso in tutte le regioni. In Sardegna da un lato il presidente Solinas ha annunciato che non ci saranno ordinanze più restrittive contestualmente a quelle del Governo, ma alcuni sindaci (che rispondono direttamente del destino sanitario della propria comunità) hanno deciso di correre ai ripari in autonomia con diverse ordinanze.
Per quanto riguarda l’input che potrebbe arrivare da Palazzo Chigi, c’è innanzitutto l’ipotesi di intervenire sui tamponi per le feste di Capodanno. Dunque, non solo il green pass, ma un’ulteriore certificazione di negatività perché ” “nel green pass c’è un periodo in cui la protezione delle prime due dosi decresce rapidamente e la terza non è ancora stata fatta. E in quel periodo può essere utile fare un tampone”, ha spiegato il premier. Su questa linea si innesca la richiesta di diverse forze politiche, che siano gratuiti. Inoltre, sul tavolo del Consiglio dei ministri potrebbe esserci un’altra opzione: l’esclusione dei tamponi antigenici per ottenere il green pass.
Novità anche sulle mascherine perché un punto sul quale c’è sostanziale accordo tra le forze politiche, visto che molte regioni si sono già mosse da sole, è l’obbligo di mascherina all’aperto anche in zona bianca. Ma Draghi dice qualcosa in più: si sta ragionando di imporre l’uso della Ffp2 per tutti i luoghi chiusi, dunque nei posti di lavoro, sui mezzi pubblici ma anche in cinema, teatri e ristoranti.
