Mancate bonifiche nelle zone militari, causa contro lo Stato

L’associazione ‘Sardegna obiettivo 6’ chiede il risarcimento danni per le mancate bonifiche e sollecita “l’immediata sospensione delle esercitazioni”

È pronta una causa legale contro il Governo e il Ministero della Difesa per le mancate bonifiche nelle zone militari in Sardegna. Lo annuncia l’avvocato Roberto Frongia, coordinatore di ‘Sardegna Obiettivo 6’, l’associazione che ha già inviato al ministro Roberta Pinotti una diffida firmata da altri 20 legali. Si chiede anche “la sospensione immediata delle esercitazioni”.

“La Sardegna – scrive Frongia – sostiene e subisce l’occupazione militare di aree pregiate sul piano ambientale e paesaggistico e patisce la devastazione ed il degrado delle aree industriali e minerarie dismesse. Appare evidente che i comportamenti posti in essere dallo Stato hanno direttamente e indirettamente provocato gravi danni all’ambiente e conseguentemente danni alla salubrità della specie umana e delle specie animali. Essi devono essere pertanto risarciti”.

L’associazione chiede al Governo e al Parlamento di dichiarare “l’incompatibilità tra la situazione di grave crisi socio economica della Sardegna, le politiche di sviluppo e di tutela dell’ambiente e del patrimonio storico-culturale-identitario con le attività militari”. Poi ecco sollecitata “la sospensione immediata di tutte le esercitazioni e lo smantellamento delle installazioni“, come anche “il risarcimento dei danni ambientali, dei danni alle vittime e alle famiglie delle vittime, indagini epidemiologiche delle popolazioni residenti in prossimità delle zone interessate da attività militari terrestri, aeree e navali, indagini scientifiche indipendenti che verifichino la contaminazione ambientale, l’estensione delle norme precauzionali alle comunità coinvolte dalle strutture e attività militari, attivazione dell’osservatorio ambientale e sanitario permanente gestito da autorità civili ed in grado di fornire dati trasparenti e accessibili”.

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