Guide turistiche sul piede di guerra: “La bozza di legge in discussione è inutile”

Domani 15 novembre i rappresentanti dei sindacati e delle associazioni nazionali delle guide turistiche saranno ascoltati in audizione dal coordinatore della commissione Turismo della Conferenza delle Regioni, Giovanni Lolli. “Il tema – si legge in una nota – è la legge sulla professione, attesa da quattro anni”. Ma l’Angt, l’associazione nazionale di settore maggiormente rappresentativa a livello nazionale, “esprime la sua ferma opposizione nei confronti degli atti che sono stati predisposti dal coordinamento delle Regioni”. Dice la presidente Adina Persano: “Consideriamo il documento sia uno sfregio alla professione e all’articolo 9 della Costituzione. La legge di riordino di una professione non può essere istituita con un’intesa tra lo Stato e le Regioni, serve un intervento normativo del Parlamento”.

L’Angt, rappresentata anche in Sardegna, chiede “in primis al Ministro e anche alle Regioni che hanno a cuore il loro patrimonio e la ricchezza dei loro beni culturali di non sottoscrivere l’intesa, ma di lavorare formalmente a una vera e corretta legge di riordino, con esami rigorosi per formare professionisti seri e consapevoli del loro ruolo nel turismo. l’Angt dichiara formalmente lo stato di agitazione, se le Regioni continueranno nella loro perseveranza e volontà di procedere riservandosi di denunciare ogni atto illegittimo all’autorità giudiziaria”.

Ancora: “Nel testo predisposto dalle Regioni non convincono le regole poco chiare, titoli informali, ma soprattutto esprimiamo la nostra forte contrarietà per i corsi formativi gestiti da enti privati che hanno peraltro già dimostrato il loro totale fallimento nella forma e nei contenuti. La professione non può essere preda di interessi privati. Siamo convinti della necessità di attivare percorsi universitari seri e rigorosi – continua Persano -: non dimentichiamo che la professione di guida turistica è profondamente connessa alla corretta conoscenza del patrimonio storico-artistico e culturale della Nazione, ma anche alla tutela del “turista-consumatore che ha diritto ad usufruire di un servizio di livello adeguato. Servono per questo guide che abbiano previamente dimostrato la conoscenza specifica del medesimo”.

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