E.On, le liti tra i dirigenti: “C’è un inquinamento pazzesco e il direttore se ne frega”

Mentre sotto l’impianto della E.on si scatena un inferno di veleni, in superficie il direttore della Centrale Marco Bertolino “se ne frega”. Dalle intercettazioni delle conversazioni tra Livio Russo, vicedirettore della centrale, e Paolo Venerucci, direttore delle risorse umane, pubblicate da l’Unione Sarda oggi in edicola emergono nuovi particolari sull’inchiesta che ha decapitato i vertici della centrale di Fiume Santo. Dove Russo esprime una particolare apprensione per le polveri di carbone: “Speriamo che non vengono fuori le cose della polvere, di quel carbone, ci sono dei momenti in cui ci hai un mare di polvere”, dice a Verucci.

Ma attraverso le intercettazioni si viene a conoscenza anche di una differenza di vedute all’interno del colosso tedesco su come affrontare il disastro. Da una parte proprio Russo e Venerucci, che avrebbero tentato di sensibilizzare Marco Bertolino per portarlo a denunciare la situazione fuori controllo alle autorità competenti, dall’altra proprio Bertolino, che per Venerucci “se ne frega”.

“Ci sono delle evidenze macroscopiche, clamorose eh… A questo punto, con l’idea di andarsene non hanno fatto più niente. L’impianto per il trattamento del boro lo hanno lasciato stare. E c’è un inquinamento pazzesco sotto i gruppi 1 e 2. E se ne frega. Sotto i serbatoi… lo sanno… e se ne fregano”, sostiene Venerucci in una conversazione con Russo. E Russo, riportando a Venerucci un suo precedente colloquio con Bertolino, dice: “Marco, guarda le fotografie – gli ho detto – guardale bene… la vedi questa fotografia?”. In tutta risposta, Bertolino avrebbe detto “Ahh, hai ragione e questa fotografia ora deve sparire”, spiega sempre Russo a Venerucci.

Impossibile, tuttavia, non tenere conto delle responsabilità di Russo. Quando Venerucci chiede a Russo di ordinare le analisi, questo risponde: «Sì ma non le posso ordinare se non c’è il suo accordo, perché sennò me lo metto contro in via definitiva». E per Verucci, Bertolino avrebbe i giorni contati: “Comunque dopo che compra la Edison, Marco lo cacciano seduta stante, perché uno non è che può tenè nascosto… capito… sai che sotto i gruppi 1 e 2 c’è l’inferno e te lo tieni nel cassetto”.

Per Bertolino, invece, anche oggi non sembrano esserci problemi, visto che “i parametri degli inquirenti non sono attendibili”.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share