Tomaso Sciola al padre: “Orgoglio per il tuo coraggio, vergogna per l’ottusità di certi sardi”

Pinuccio Sciola, artista sardo conosciuto nel mondo, commendatore della Repubblica italiana, prendendo spunto dal discorso di insediamento di Sergio Mattarella, ha riproposto la questione della bandiera sarda. Facendo notare che essa lancia un messaggio che richiama l’orrore in atto: i quattro mori sono quattro teste mozzate. Secondo Sciola, dovremmo pensare a un nuovo simbolo. Ha lanciato una proposta. E, sul web, c’è stato chi l’ha liquidata con argomenti volgari, se non addirittura con veri e propri insulti. Tomaso Sciola, figlio di Pinuccio, ha allora deciso di scrivere al padre. E’ la lettera di un figlio, ma è anche la lettera di un giovane uomo sardo che non si rassegna alla violenza ottusa di chi rifiuta di confrontarsi e, in definitiva, di guardare al futuro. La pubblichiamo volentieri, condividendola.

Sono orgoglioso di avere un padre che alla veneranda età di quasi 73 anni ha ancora la voglia e la forza di proporre idee alternative e di cambiamento “rivoluzionarie”. Sono invece sconvolto dalla violenza e dalla pochezza delle reazioni. “I 4 mori non si toccano”. E perché mai?

Son convinto che la maggior parte dei regimi autoritari della storia recente siano proliferati e durati proprio per “non cambiare le cose”, perché il singolo non ha voluto esporsi al rischio di andare contro a ciò che veniva imposto, perché alla fine è comodo rimanere nella propria zona di comfort. Il web si è riscoperto patria di ultraconservatori (di destra e di sinistra) ignoranti e maleducati, persone che magari, in altre circostanze, attraverso il nome di Sciola, si fregiano, quando fa comodo, di avere un riconoscimento diretto fuori dai confini isolani grazie all’opera di un uomo che ha dedicato la vita a far conoscere il nome della Sardegna.

Non so cosa faccia nella vita chi scrive commenti ridicoli e cafoni per dichiararsi “sardo” e cosa intenda per “sardità”. So benissimo quale passione, impegno, forza e amore, abbia dedicato mio padre alla nostra terra per tutta la vita e continua a farlo giorno dopo giorno. Sarebbe bello avere un confronto sul tema, motivare il perché mantenere i 4 mori oppure proporre delle alternative, ma in realtà la “gente”, quella che vota e che si lamenta del nostro Paese, è proprio così: vuota e si attacca alle poche cose che conosce (male).

Caro Babbo, probabilmente le teste mozzate rimarranno sulla bandiera, ma la tua opera e la tua genialità sono e saranno sempre un esempio per tutti i sardi.

Cari Sardi invece, attaccatevi pure ai 4 mori, ma oggi provate a fare qualcosa in più: uscite di casa e dimostrate che valore ha la vostra sardità nel modo che conoscete e in cui riuscite, cogliendo un frutto o scrivendo una poesia, facendo il vostro lavoro o sorridendo a un turista, passeggiando per il paese vicino o riscoprendo la bellezza della vostra terra. Siate meno cattivi e preparatevi al cambiamento perché, anche se non vi piace, prima o poi arriverà nella vostra vita, nel vostro lavoro o magari… nella nostra bandiera.

Tomaso Sciola

 

 

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