Zona franca, Consiglio spaccato: bocciati gli emendamenti delle opposizioni

Il Consiglio regionale è spaccato sulle modalità di istituzione della zona franca integrale. Dopo una lunga discussione in commissione Riforme, maggioranza e opposizione restano divise. Bocciato per soli due voti un emendamento di sintesi proposto dalla minoranza insieme al consigliere di Mpa Franco Cuccureddu (centrodestra), che definisce zona franca il territorio della regione. Il centrodestra, con la firma della Giunta, ne ha proposto un altro, che è stato approvato (35 sì, 30 no e 3 astenuti), che fa riferimento alle norme che di applicano ai territori extradoganali, rimandando alle norme europee e statali.

Le posizioni restano dunque distanti, tanto che molti esponenti del centrosinistra hanno provato a scuotere la maggioranza per cercare di arrivare ad un’intesa sulla legge, soprattutto dopo che il presidente della commissione e relatore del centrodestra, Ignazio Artizzu (Pdl), aveva bocciato la proposta di modifica delle opposizioni. Il leader di La Base, Efisio Arbau, ha sollecitato l’Aula a trovare l’unità, ma ha osservato che “si è persa l’occasione e viene certificato il fatto che si sta rinunciando alla zona franca”, mentre Paolo Maninchedda (leader del Partito dei Sardi) ha parlato di “indifferenza della maggioranza per la rottura del fronte parlamentare. Nel vostro emendamento – ha spiegato – non c’è il trasferimento delle funzioni amministrative da Stato a Italia. State consegnando le chiavi della zona franca al Governo al quale dovrete chiedere il permesso”.

Secondo Giacomo Sanna, presidente del Psd’Az, “c’è la volontà di farsi del male. Quella della zona franca non è una battaglia di Cappellacci, ma di un Consiglio regionale che si è riappropriato delle proprie prerogative”. “Non siamo contrari alla zona franca – ha ribadito il capogruppo del Pd Giampaolo Diana – Lancio un appello affinchè si ragioni sull’emendamento di sintesi che abbiamo presentato ed evitiamo scorciatoie che possano dare vantaggio nel prossimo futuro”. “Chi paga per la zona franca? Noi che dovremo pagare anche la quota nazionale – ha attaccato l’ex governatore Renato Soru, Pd – Si è fatto credere che a maggio si pagherà meno la benzina o la spesa al supermercato, ma così non è”. “Non c’è da parte mia la volontà di spaccare il Consiglio – ha replicato il presidente della Regione, Ugo Cappellacci – ora Soru ha fatto chiarezza affermando la sua contrarietà alla zona franca”.

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