Massimo Zedda si aspetta dei segnali forti dal futuro governo: “Ci sono problemi importanti che incombono sul paese, quali l’Imu e la Tares, che gli enti locali hanno chiesto di spostare al 2014, perché se applicata, così com’è, graverebbe ulteriormente sul sistema produttivo e sulle famiglie, comportando aumenti tra il 20 e il 30%”. Per il sindaco di Cagliari “è urgente una rimodulazione di questa spending review che quest’anno comporta un ulteriore taglio di 4 miliardi e mezzo di euro, con la diretta conseguenza di mettere i comuni nella posizione di non poter chiudere i bilanci”.
Le posizioni di Zedda sono uscite sul sito dell’Anci e partivano dal piano del Governo per i pagamenti alle imprese da parte della Pubblica Amministrazione. “Dopo l’incontro pubblico aperto organizzato dall’Anci, gli incontri con i presidenti di Camera e Senato e con l’onorevole Bersani sono a mio giudizio elementi importanti e positivi del dibattito con le istituzioni. Detto questo l’auspicio è che il futuro governo dia seguito fattivo alle promesse e agli impegni assunti negli ultimi giorni. E’ chiaro che se venisse soddisfatta in tempi brevi la richiesta di accelerare lo sblocco dei pagamenti – osserva Zedda – si darebbe un po’ di respiro alle tante imprese oggi in difficoltà e di conseguenza un primo importante aiuto alla ripartenza del paese”. Un impegno che interessa marginalmente Cagliari visto che “nonostante le gravi difficoltà imposte al sistema degli enti locali, non ultimo il blocco di 260 milioni di euro nelle casse del mio comune a causa dei vincoli del patto di stabilità, grazie al lavoro fatto sui bilanci in questi ultimi anni, oggi riusciamo a pagare a 60 giorni le imprese”.