“Solo l’apertura di un tavolo unico in sede governativa può dare senso e significato concreto alle mozioni presentate, per iniziativa dei parlamentari sardi, da tutte le forze politiche sulla Vertenza Sardegna. Lo spezzatino ministeriale, a seconda delle competenze, rischia di diventare la palude dove affondano lentamente i problemi dell’isola”, lo ha detto la segretaria generale della Cisl, Oriana Putzolu, secondo la quale sulla Vertenza “Renzi ci deve mettere la faccia“. La Cisl ha più volte richiesto “purtroppo inascoltata, ai governi regionali degli ultimi 15 anni di portare a Palazzo Chigi il complesso delle questioni più gravi che bloccano lo sviluppo e creano disoccupazione. I Parlamentari sardi, finalmente realizzando un fronte unico, hanno preso in mano la situazione e restituito evidenza nazionale a una moderna questione-sarda.
La Cisl – ha aggiunto la segretaria – chiede ai parlamentari di impegnare direttamente il Governo e di coinvolgere il presidente del Consiglio, è dimostrato, infatti, che il capo del governo si dedica soprattutto ai problemi sui quali ha fatto promesse personali e dirette (‘ci ha messo la faccia’) nell’apertura di un unico tavolo sulla vertenza Sardegna. L’agenda di Palazzo Chigi deve contenere la visione organica e la soluzione complessiva e integrata dei problemi riguardanti i trasporti e la mobilità di persone e merci da e per l’isola, il disinquinamento dei siti industriali dismessi, energia, insularità, dispersione scolastica, spopolamento delle zone interne, “fuga” dello Stato, servitù militari, riconoscimento dello status di insularità, infrastrutturazione materiale e immateriale del territorio, varo immediato delle opere pubbliche cantierabili, iniziative concrete per far decollare nell’isola un piano di sviluppo produttivo ecocompatibile”. La Cisl si è quindi detta “pronta a mobilitare lavoratori e pensionati per sostenere in tutte le sedi la proposta di quest’unico tavolo a Palazzo Chigi. Comincerà a farlo fin da martedì prossimo 19 maggio a Nuoro, nel corso dell’incontro unitario dei Consigli generali di Cgil, Cisl e Uil”.