Luciano Uras, che è un dipendente regionale, torna negli uffici di viale Trento dopo il mandato da senatore, l’ultimo ricoperto in ordine di tempo nella sua lunga carriera politica. Ma Uras non farà il funzionario amministrativo, come nella qualifica che aveva prima di dedicarsi all’attività istituzionale. L’ormai ex parlamentare, non rieletto alle Politiche del 4 marzo, va a ricoprire un incarico tecnico-politico nell’ufficio di gabinetto del presidente Francesco Pigliaru.
Per Uras comincia dunque una nuova in Regione, dopo la cosiddetta presa di servizio firmata e protocollata il 28 marzo a chiusura di anni di aspettativa. L’ormai ex parlamentare non deve nemmeno spostarsi di ufficio, essendo un dipendente della stessa presidenza. Attualmente l’ufficio di gabinetto è guidato da Gianluca Serra e il ruolo di Uras è stato presumibilmente ‘ritagliato’ in vista della fine della legislatura, avviata verso l’ultimo giro di boa (mancano undici mesi alle elezioni di febbraio 2019).
In questo solco è probabile che Uras diventi una sorta di tessitore politico in una maggioranza sempre più sfilacciata, ma che deve trovare un nuovo punto di incontro in vista del voto del prossimo anno. Non solo: c’è lo scoglio della legge urbanistica, il cosiddetto ddl Erriu che è approdato nella commissione consiliare, ma l’accordo sulle modifiche rispetto al testo della Giunta sembra lontano. Proprio Pigliaru ieri ha annunciato che “non ci sarà approvazione a colpi di maggioranza“, tuttavia la condivisione di un nuovo testo va ancora costruita. (al. car.)