Domina l’ottimismo nella sala dell’hotel President di Olbia, dove ieri sera Giommaria Uggias, europarlamentare uscente e ricandidato al Parlamento Europeo nelle liste dell’Italia dei Valori (nei collegi di Sicilia-Sardegna, Piemonte, Lombardia, Liguria e Valle d’Aosta) ha chiuso la sua campagna elettorale. “Cinque anni fa mi proposero la candidatura – racconta Uggias – e l’affrontammo “scherzando seriamente”, riuscimmo a farcela con ottimismo e impegno. Gli stessi che mettiamo in questa seconda occasione”.
LA SARDEGNA E L’EUROPA. Tutta la campagna elettorale di Uggias, da europarlamentare uscente, si è concentrata in primo luogo sulle cose fatte per l’Isola. “Noi sardi viviamo una crisi gravissima, per questo cogliamo l’essenziale, puntiamo a creare le condizioni per sopravvivere”.
Per questo Uggias ha contribuito a portare l’Europa in Sardegna e condurre cinquecento persone a Bruxelles e Strasburgo, ospitando decine di giovani che hanno svolto gli stage e “hanno potuto imparare il funzionamento delle istituzioni europee – spiega l’europarlamentare dell’Idv – acquisendo un bagaglio di conoscenze che rappresenta la chiave per cogliere quelle opportunità economiche, ma anche culturali, che l’Europa può offrire”.
GUIDA PRATICA SUI FONDI EUROPEI PER IL TURISMO. Giommaria Uggias ha presentato in Sardegna una Guida pratica sui fondi europei per il turismo, la prima in Italia, che costituisce un esempio di come i finanziamenti europei possano consentire all’Isola di ripartire. “I finanziamenti europei devono rappresentare un acceleratore della ripresa – osserva Uggias – sindacati, associazioni di categoria, università devono saper cogliere queste opportunità. Io ho contribuito a creare gli strumenti per facilitare l’accesso, ma ritengo una vera bestemmia il fatto che la Regione con Cappellacci non sia stata in grado di spendere i fondi europei tenendo fermi i centinaia di milioni di euro che aveva in cassa. Davanti alla disoccupazione, questo modo di agire grida vendetta”.
AUTOSTRADE DEL MARE E NUOVI PROGETTI. “Il mio percorso continuerà per dare risposte ai problemi, spiegare come si possono usare le risorse che la Sardegna non sa spendere – dice Giommaria Uggias – avevo dato la stessa disponibilità a Cappellacci e La Spisa ma non mi hanno mai risposto, salvo poi scoprire che avevano pagato una società romana, la Lattanzi, per la formazione dei dirigenti, la quale ha chiesto a me di fare la formazione. Un’assurdità”. Un paradosso tutto politico davanti al quale l’attività di Uggias non si ferma, a prescindere dal risultato elettorale. “Nei prossimi giorni faremo un seminario sulle Autostrade del Mare – anticipa l’eurodeputato – quelle che collegano la Sardegna con Malta, Cipro e Creta. Ci sono dieci milioni di persone che possono essere messe direttamente in contatto attraverso un percorso diretto, con occasioni incredibili per il mercato turistico e delle merci della Sardegna”. Creare nuove opportunità di lavoro e un modello di sviluppo, in continuità con la politica della giunta Pigliaru. “Costruiamocele da soli, se aspettiamo gli altri lo faranno tardi e male, se ci pensiamo noi faremo presto e bene”.
OLBIA E L’ALLUVIONE. “Non abbiamo usato enfasi nella nostra campagna elettorale – ha spiegato Uggias – soprattutto in una città come Olbia piegata dalla tragedia dell’alluvione. Ma senza speculazioni abbiamo voluto comunicare che l’Unione Europea ha stanziato 16 milioni di euro per gli alluvionati della Sardegna”. Poi la battaglia sul Galsi. “Siamo stati i primi a rifiutare le imposizioni di Galsi – dice Uggias – ma il problema dell’energia va affrontato in modo serio, e noi siamo pronti a collaborare per il nuovo Piano energetico regionale”.
LA LOTTA A GRILLO E AI POPULISMI. “Noi a Olbia vediamo cosa provoca la crisi – osserva l’eurodeputato dell’Italia dei Valori – prima le persone vivevano degnamente, ora tra la crisi di Meridiana e un’economia ferma prevale la protesta. Ma votare Grillo lascia senza una proposta. Avete sentito qualcuno dai candidati del Movimento Cinque Stelle? Sapete chi sono? Pensate anche alle proposte, perché tra qualche tempo vi renderete conto che appaltare la politica a un “uomo della Provvidenza” è un errore”.
