A metà luglio arrivano dati incoraggianti per il turismo isolano, e una manciata di ottimismo. Il quadro lo traccia dalle pagine de La Nuova Sardegna oggi in edicola lo stesso assessore della giunta Pigliaru, Francesco Morandi. Quest’estate, sostiene, ci sarà una crescita di circa il 5 per cento, una percentuale data in modo prudente.
Chi arriva. Lo scenario isolano è di certo cambiato: i turisti sono soprattutto stranieri che trainano l’intero settore. Non solo grazie ai voli low cost, sostiene Morandi, ma pure grazie all’iniziativa di qualche imprenditore. Resta da lavorare ancora sui mesi cosiddetti spalla: in primavera e in autunno. Ma pure su questo punto l’assessore è fiducioso: alcuni albergatori – sostiene – resteranno aperti fino a ottobre. Un bel segnale.
Boom di stranieri, ma dall’Europa. Gli assetti della geopolitica internazionale si riflettono pure sulla composizione degli anni. La flessione dei russi, classe alta, è arrivata addirittura in Italia al 30 per cento, un po’ più bassa nell’Isola che comunque risente: alla base la guerra in Ucraina e quella economica tra l’Europa e la Russia guidata da Putin. Resistono solo i super ricchi, mentre la classe media europea è ben rappresentata dai francesi.