“Complimenti a Francesca, credo che sia stata brava: questo è più un risultato suo che di Massimo Zedda. Lui esce ancora una volta sconfitto”. Durante la prima uscita pubblica da sindaco di Cagliari Paolo Truzzu rivela di non aver ancora parlato con la candidata sindaca del centrosinistra, ma più volte le ha fatto i complimenti concentrando i suoi attacchi sull’ex primo cittadino. Nell’ultima settimana Massimo Zedda è entrato a gamba tesa sulla campagna elettorale della sua ex assessora, scaldando gli animi e riuscendo probabilmente a recuperare qualche voto in più, ma la sua azione non è bastata. “È stata premiata la nostra scelta di fare campagna elettorale sui temi, senza trascendere – ha detto Paolo Truzzu nella prima conferenza stampa – lasciando da parte qualsiasi tipo di polemica, come il tentativo di avvelenare i pozzi arrivato in maniera poco nobile, negli ultimi giorni di campagna elettorale”. Il destinatario del suo messaggio è chiaro, ma il nuovo sindaco affonda il colpo: “Spiace che sia stato l’ex sindaco di Cagliari a comportarsi quasi come un Cetto La Qualunque qualsiasi – ha detto riferendosi al grottesco personaggio politico creato dal comico Antonio Albanese – ha cercato di creare polemica dal nulla, nel tentativo di recuperare qualche punto percentuale e garantire alla sua candidata la possibilità di giocare la partita”.
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La provenienza politica di Truzzu e Ghirra è diametralmente opposta, ma durante la campagna elettorale sono stati molti i punti di contatto tra i due candidati del centrodestra e del centrosinistra e Truzzu lo conferma anche ora che potrà indossare la fascia tricolore. “Spero ci sia la disponibilità anche dell’opposizione di poter ragionare sulle cose che ci accomunano e che ci hanno accomunato in questa campagna elettorale, a cominciare dal grande progetto per la Fiera – ha detto – poi ci sono tante altre cose sulle quali magari abbiamo una visione diversa, penso che ci sia da lavorare molto sui giovani, sul sociale, sullo sport e sulle periferie, cosa che per questi otto anni non è stata fatta”.
Marcello Zasso
