Termodinamico di San Quirico, il sindaco di Oristano attacca la Regione

“Uno schiaffo alle istituzioni del nostro territorio”. Non usa mezzi termini il sindaco di Oristano Andrea Lutzu per commentare la decisione della Regione di non accogliere la richiesta di rinvio della Conferenza di servizi sul termodinamico di San Quirico, avanzata proprio dal Comune di Oristano e in programma domani a Cagliari. “In un paese dove si concedono proroghe per qualsiasi cosa e dove tutto si rinvia senza problemi – afferma Lutzu – non si tiene conto delle legittime e argomentate richieste delle istituzioni locali. Ci sono una serie di elementi nuovi che suggeriscono nuove valutazioni da parte degli enti coinvolti e mercoledì 21 c’è una convocazione presso la Commissione Ambiente del Consiglio regionale che imporrebbe un momento di riflessione”.

“Ancora una volta – conclude il sindaco – sembra che le posizioni di due Consigli comunali (Oristano e Palmas Arborea) e le istanze dei residenti non valgano molto per chi sta a Cagliari e abbia il potere di determinare le scelte”. Il timore è evidentemente che dalla Conferenza di servizi in programma domani a Cagliari possa arrivare il via libera definitivo per un progetto fortemente contrastato dal territorio. La settimana scorsa la Giunta comunale di Oristano aveva avviato un procedimento che ha come obiettivo la dichiarazione di decadenza della convenzione, datata 30 dicembre 2014, tra il Comune e la società della penisola che intende realizzare il progetto. Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere regionale Paolo Zedda, del Gruppo Art.1-Sdp: “Ho già avuto modo di esprimere la mia ferma contrarietà a questo progetto con una mozione con la quale si chiede al Presidente Pigliaru e all’assessore competente di esplicitare in modo formale la ferma, decisa e risoluta opposizione della Regione ai tentativi in corso nel proprio territorio finalizzati alla sottrazione di suolo agricolo per mezzo di progetti volti allo sviluppo e all’utilizzo di fonti rinnovabili a carattere sostanzialmente speculativo”. Per Zedda la Giunta dovrebbe fare un passo indietro per consentire al Consiglio di esprimersi sulla vicenda.

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