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Sprechi e abusi dei consiglieri, la Regione corre ai ripari

Le indagini della Procura sull’utilizzo dei fondi destinati ai gruppi consiliari della Regione va avanti spedita. In parallelo, l’esecutivo guidato da Ugo Cappellacci spinge sull’acceleratore e corre ai ripari con un disegno di legge approvato da giunta e consiglio regionale per limitare le spese al solo personale dei gruppi.

D’altronde, dalle indagini sono emersi particolari quanto meno ‘curiosi’, con i denari dei contribuenti utilizzati per le spese più disparate, dalle cene agli interventi di manutenzione delle auto. Così, forse un po’ in ritardo, la giunta tenta di mettere un freno a un andazzo che ricorda i vari Fiorito e Belsito.

“Un segnale chiaro per confermare che la riduzione dei costi della politica avviata dalla Sardegna con largo anticipo rispetto al quadro politico nazionale  – ha affermato Cappellacci – non è un fatto episodico né un processo che si è esaurito nei provvedimenti importanti già approvati dalla Giunta e dal Consiglio regionale, ma è un processo strutturale, irreversibile e che va avanti”.

“Mentre a livello nazionale la stagione del rigore e della cosiddetta austerità si è consumata quasi totalmente sulle spalle dei cittadini, delle imprese e dei territori, la nostra Regione – ha osservato il presidente- ha iniziato una revisione della spesa che non solo è partita in tempi non sospetti, ma soprattutto è andata a incidere in concreto sui costi della politica. Ora – prosegue il presidente- è fondamentale non fermarsi e continuare un’opera che, ridimensionando la politica, possa contribuire ad un riavvicinamento della stessa con la società che rappresenta. Alla luce delle tappe raggiunte finora – ha concluso il presidente- , confidiamo in un contributo positivo e costruttivo da parte di tutte le forze rappresentate in Consiglio”.

Per il capogruppo di Sardegna è già domani Mario Diana, “la proposta di legge rientra nel percorso di riduzione dei costi della politica intrapreso dal Consiglio regionale fin dall’inizio della legislatura. “In un contesto di grave crisi economica quale quello che stiamo attraversando e con il dilagare dell’antipolitica è indispensabile dare ai cittadini un segnale forte: la massima istituzione sarda sta lavorando per cercare di affrontare i problemi dell’Isola e non per costruirsi rendite di posizione sulle spalle di un sistema economico ormai ridotto ai minimi termini”.

L’ex capogruppo del Pdl non rinuncia poi a una frecciata nei confronti del governatore. “Altrettanto non si può dire del presidente Cappellacci – attacca Diana – che sulla materia veste i panni del Giano bifronte: da un lato impugna il decreto legge 174 del 2012, che taglia i costi della politica nelle Regioni e che recepiamo nella nostra proposta di legge, e dall’altro, appreso che in Consiglio si stava lavorando in tale direzione, tenta maldestramente di giocare d’anticipo presentando un disegno di legge che sembra ricalcare tale e quale la proposta che ci accingevamo a presentare”.

“Ho proposto la soppressione dei contributi ai gruppi già in campagna elettorale – aggiunge Efisio Arbau – e oggi posso dirmi soddisfatto di questo risultato, anche per l’ampia condivisione incontrata dalla legge presentata in Consiglio, che dimostra la sensibilità di un’ampia parte delle forze politiche alle richieste sempre più pressanti che ci giungono dai cittadini. I tagli alle nostre spese sono un dovere che abbiamo nei confronti di una Sardegna che dimostra quotidianamente di non essere più disposta ad accettare i privilegi di cui godono i suoi rappresentanti”.

 

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