Nuovo scontro nel Partito democratico attorno alla questione della candidatura di Renato Soru alle Primarie. I protagonisti sono un dirigente regionale, Antonio Avino, e Franco Donnini, esponente algherese di Sardegna democratica, l’associazione che raccoglie i sostenitori dell’ex governatore. “Campo di battaglia”, la pagina Facebook “Sardi per Soru presidente” dove già, alcuni mesi fa, si consumò una dura polemica contro la vicesegretaria regionale del Pd Francesca Barracciu.
A innescare la polemica un post di sostegno alla candidatura di Soru scritto dal sindaco di Villasimius Salvatore Sanna che si conclude con questa frase: “E’ empo di uscire dai nostri chiusi recinti, tornare tra la gente, discutere, coinvolgere, proporre, realizzare! Insieme con Renato possiamo riaccendere la speranza!”
Il post raccoglie un buon numero di “mi piace” (240) e oltre 60 condivisioni. Ma, a un certo punto, ecco il velenoso commento di Antonio Avino: “Lui (Soru, ndr) tanto è uscito dal recinto che si è fatto una società a Londra”. E’ l’innesco.
Interviene Franco Donnini con un commento non meno velenoso: “Antonio Avino, il suo cognome è simpatico, mi richiama alla mente gli uccelli: avi-no, avi-fauna, avi-coltore. Tradotto suonerebbe più o meno così: avi (uccello) – no, negazione. Letteralmente: senza uccello”. La risposta di Avino arriva pochi secondi dopo: “Che genio: confutare idee politiche giocando sul cognome. Fatto da uno che si chiama Donnini ed è maschio. Comunque meglio senza uccello che essere testa di uccello. Se poi vuoi fugare ogni dubbio mi potresti far conoscere la tua fidanzata. Sempre che qualcuna si accompagni a un genio tale”.
Siamo alla rissa da bar. Con uno scambio di insulti feroci (nel corso del quale Avino sottolinea di appartenere alla direzione regionale del Pd) al quale assistono sbigottiti gli altri partecipanti al confronto. Che non ci stanno: “Non ho capito – scrive Chiara Bellu – perchè si usa un linguaggio tanto volgare, sono un’ iscritta del Pd e mi vergogno che ci siano dirigenti di questo livello!”
