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Sindaca, prefetta e assessora: il linguaggio di genere entra negli atti ufficiali sardi

Da oggi in tutti gli atti ufficiali della Regione Sardegna si dovrà utilizzare il linguaggio di genere: sindaca, assessora, commissaria, direttrice, consigliera e prefetta entreranno di diritto a far parte della normale comunicazione istituzionale. E’ una delle novità contenute nella nuova legge sulla semplificazione, approvata dal Consiglio regionale, promotrice la consigliera del Centro democratico Anna Maria Busia.

Entro sei mesi dall’entrata in vigore del provvedimento legislativo, la Regione dovrà emanare le linee guida per l’applicazione della norma prevedendo di adottare “un linguaggio non discriminante rispettoso dell’identità di genere, mediante l’identificazione sia del soggetto femminile che del soggetto maschile negli atti amministrativi, nella corrispondenza e nella denominazione di incarichi, funzioni politiche e amministrative”. Non solo: per “promuovere una nuova coscienza linguistica”, la struttura della Giunta preposta alla comunicazione istituzionale dovrà predisporre la revisione del “lessico giuridico e amministrativo di atti, provvedimenti e comunicazioni”.

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