Servitù, Progres: “Pigliaru smentito dalla Difesa sulla dismissione dei poligoni”

Progres torna all’attacco sulle servitù militari e punta il dito contro il Presidente della Regione Francesco Pigliaru, chiedendo conto dei “presunti incontri segreti con il ministero della Difesa”. Oggi il sottosegretario alla difesa Rossi durante una intervista radiofonica ha confermato quegli incontri – rende noto Progres attraverso una nota – e ha detto che in quelle occasioni “non si è mai parlato di dismissioni totali, ma di semplice “riduzione parziale dei poligoni”, non si è parlato di un serio piano di bonifica ma di “osservatori permanenti all’interno dei poligoni, con monitoraggi maggiori” evidentemente gestiti dai militari, non si è parlato di un calendario preciso sulle dismissioni come invocato da Pigliaru in Consiglio Regionale ma anzi si è confermato che “Occorre prender atto che questo Paese (l’Italia ndr.) ha bisogno di forze armate che hanno valore se sono addestrate. Se queste forze armate vanno addestrate, vanno addestrate nei poligoni (sardi ndr.).”

“La triste verità – attacca Progres – è che Pigliaru sta facendo gli interessi dello stato italiano, del suo governo e della lobby militare e industriale a cui evidentemente sottomette il volere e gli interessi dei sardi. La triste realtà è che Pigliaru è più interessato a non scontentare i suoi capi-partito italiani ed il suo partito, il partito della dipendenza. Ma la cosa più grave – prosegue la nota – è che Pigliaru parlando in Consiglio Regionale, e dunque di fronte al Popolo Sardo, ha fornito una versione completamente diversa rispetto al sottosegretario Rossi, rivendicando incontri che erano e dovevano rimanere segreti come “normali” e dichiarando che la posizione della Sardegna fosse quella della dismissione totale dei poligoni. Dunque, delle due una, o il presidente Pigliaru chiarisce una volta per tutte di cosa si è parlato ai famosi incontri informali, oppure dovremmo concludere che il presidente ha occultato/omesso fatti importanti di fronte al Consiglio regionale ed al cittadini sardi”.

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