Con quasi due anni di ritardo “il presidente Christian Solinas non ha ancora provveduto a nominare i rappresentanti della Regione nella cabina di regia e nei tavoli tecnici definiti dal Protocollo d’intesa del febbraio 2019, indispensabili per velocizzare i processi sugli immobili e sui territori dismessi dalla Difesa che dovrebbero favorire le economie delle comunità locali”.
Lo denunciano i tre componenti del Comitato paritetico per le Servitù militari, Alessio Alìas, Domenico Cabula e Paolo Erasmo che il 24 novembre si sono riuniti nella sede del Comando militare dell’Esercito e hanno approvato “all’unanimità il programma delle esercitazioni a fuoco nei poligoni militari della Sardegna per il 1° semestre del 2022”.
“Da tempo, come componenti del Comitato – si legge ancora nella nota -, chiediamo che la Giunta svolga in pieno il suo ruolo in una questione fondamentale per i sardi, in particolare dal punto di vista economico ma non solo. I rappresentanti della Regione potrebbero infatti portare avanti, nella discussione con il Governo, una rivendicazione sentita dalle cittadine e dai cittadini sardi: il riequilibrio, cioè, tra le esigenze della Difesa e quelle delle comunità su cui gravano da decenni servitù militari che in qualche modo ostacolano lo sviluppo dei territori”.
I tre componenti del Comipa aggiungono: “Lo stesso vale per decine di immobili che lo Stato, davanti alla partecipazione attiva della Regione, potrebbe dismettere in breve tempo: recuperati, potrebbero anche quelli favorire lo sviluppo di nuova economia anche nei centri più piccoli della Sardegna”.
L’appello finale è questo: “Chiediamo al presidente della Regione di portare avanti il percorso iniziato dai suoi predecessori con azioni concrete: in questo senso, la nomina dei rappresentanti nella cabina di regia e nei tavoli tecnici con il Governo sarebbe già un primo passo importante”.