Servitù e indennizzi ai pescatori di Capo Frasca, pressing sul Governo

Pescatori e sindaci dell’Oristanese oggi in Regione per risolvere una volta per tutte la questione degli indennizzi non riconosciuti nelle acque davanti al poligono di Capo Frasca. Una delegazione ha incontrato il capo di Gabinetto della Presidenza della Giunta Filippo Spanu. Al centro della riunione, il caso delle marinerie dell’oristanese che svolgono la loro attività nei tratti di mare antistanti il poligono i quali, pur subendo le stesse limitazioni dei colleghi che operano nelle aree di Teulada e Quirra, non ricevono alcun indennizzo. Capo Frasca, infatti, non rientra nei protocolli stipulati con lo Stato nel 1999 e nel 2005 che hanno introdotto misure compensative a favore degli operatori della pesca. Il governatore Francesco Pigliaru ha scritto oggi al ministro della Difesa. Obiettivo: avvio immediato di una trattativa che preveda il riconoscimento dell’unica area sinora esclusa, sia sul fronte degli indennizzi che su quello dell’alleggerimento delle interdizioni. Entro quindici giorni il tavolo sarà riconvocato a Cagliari per verificare i risultati di questa prima fase di confronto. La linea della Presidenza, ribadita da Filippo Spanu alla delegazione ricevuta oggi, è quella di arrivare a garantire parità ed equità di trattamento tra tutti i pescatori che subiscono limitazioni alla loro attività a causa delle esercitazioni militari. Anche questa vertenza, come ribadito dal capo di Gabinetto, si inserisce nell’ambito delle azioni portate avanti dal presidente della Regione ai tavoli del Governo, tese al riequilibrio delle servitù militari e alla messa in atto di misure di mitigazione delle limitazioni che derivano dalla presenza militare nell’isola.

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