Una conferenza di servizi con la Sardegna coinvolta nelle decisioni che contano. Obiettivo: sfruttare la chance delle assunzioni della Buona scuola per rafforzare davvero l’istruzione nell’isola. Senza far emigrare i docenti sardi, a partire da quelli che tra ottobre e novembre concorreranno per la Fase C: oltre un migliaio secondo dati ancora da confermare. E senza dimenticare prof e maestri già assunti nella fase B, ma destinati a Milano, Torino, Como, Varese e altre città della penisola. Sono alcuni dei temi portati dall’assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Claudia Firino, nel faccia a faccia con il ministro Stefania Giannini cominciato questa mattina a Roma intorno alle 10. Si tratta dell’incontro richiesto dalla Firino a poche ore dal flash mob del Comitato Valigie del 10 agosto. Tra i punti chiave della “piattaforma” illustrata dall’esponente della Giunta Pigliaru anche il progetto sardo Bona Iscola che dovrebbe coinvolgere da 200 a 500 docenti: si cercherà una formula per consentire agli insegnanti che partecipano di vedersi attribuiti i punteggi validi per le graduatorie. Tra le richieste dell’assessore anche quella relativa alla situazione dei dirigenti scolastici e dei reggenti in Sardegna.