Scontro tra Soru e Sardegna Possibile sul ‘voto utile’

E’ scontro a distanza tra Renato Soru e Sardegna Possibile. Tutto è cominciato sabato, quando l’ex presidente della Regione è intervenuto in un incontro-dibattito promosso a Sassari dal Pd nel salone del comando dei Vigili del fuoco. Soru ha detto: “La destra ha un alleato e si chiama Michela Murgia”. Ma Valentina Sanna e Romina Congera, candidate rispettivamente nelle liste Comunidades e Gentes, non ci stanno. “Sono dichiarazioni di inaudita gravità”.

Questa la posizione di Soru sul voto utile: “Un voto dato alla Murgia è un voto dato a Cappellacci. Lei (la leader di Sardegna Possibile) mi ha accusato di essere assente in Consiglio regionale. È vero. Ma lei non andrà mai in Consiglio regionale. Lo dice la legge elettorale: ci andranno solamente i primi due candidati, il presidente eletto e lo sconfitto principale. La sua sarà alla fine una grande politica di distrazione di massa”.

Così replica la Sanna: “Le dichiarazioni di Soru sul fatto che votando Michela Murgia tanti sardi voterebbero Cappellacci sono di una gravità inaudita. Non un’offesa all’avversario politico, ma un oltraggio alla volontà democratica che il 16 febbraio in tanti esprimeranno con coraggio e libertà per un cambiamento necessario. Campione di un autoritarismo che prima di tante altre ragioni, ha determinato la sua sconfitta e la vittoria di Cappellacci cinque anni fa, oggi Soru può vantarsi solo delle sue colpevoli assenze in Consiglio regionale”. La Sanna, ex presidente del Pd sardo, aggiunge: “Novanta volte su cento, Soru era altrove mentre Cappellacci preparava il disastro di fronte al quale ci troviamo. Parole meschine e false, dettate dall’intenzione di impaurire chi pensa giustamente che il proprio voto sia sempre utile perché espressione del diritto di cittadinanza”. E ancora: “Questa legge elettorale è figlia delle larghe intese tra chi ha governato e chi avrebbe dovuto fare opposizione in questi cinque anni. Il primo alleato di Cappellacci è stato Soru“.

La Congera, ex assessore al Lavoro della giunta Soru, in quota Rifondazione, ha scritto sul proprio profilo Facebook: “Dispiace vedere che l’onorevole Soru a corto di proposte politiche si rifugi nella campagna del ‘non voto’ a Michela Murgia ritenendolo una preferenza data a Cappellacci. Evidentemente a Renato Soru non basta che il suo partito abbia cercato di limitare l’accesso al Consiglio regionale con una legge elettorale vergognosa e causa di regalie tecniche per non raccogliere le firme, ma dimentica due cose fondamentali. La prima è che mai nessun voto è stato sprecato quanto quel 42 per cento che gli diede la fiducia nel 2009, salvo poi prendere atto che è stato tra i consiglieri più assenti. La seconda è che le attenzioni a Cappellacci le sta costruendo il suo segretario nazionale nelle intese di potere con Berlusconi”.

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