È Giuseppe Luigi Cucca il senatore sardo che nella legislatura quasi chiusa (manca solo la seduta del 9 gennaio per provare a salvare lo Ius Soli) è risultato più presente. Ultima Manuela Serra, esponente del Movimento Cinque Stelle. I dati sono contenuti sul sito OpenSenato che per ogni parlamentare fotografa l’attività in Aula. Con le Politiche del 2013 furono otto i seggi assegnati all’Isola: oltre Cucca e Serra, vennero eletti Ignazio Angioni, Roberto Cotti, Emilio Floris, Silvio Lai e Luciano Uras. Nel gruppo anche Luigi Manconi, il presidente uscente del Pd a Palazzo Madama, sassarese di nascita, ma da tanti anni vive a Roma.
Giuseppe Luigi Cucca, che dallo scorso aprile è anche il segretario del Pd isolano, ha partecipato al 98,58 per cento delle sedute accumulando lo 0,58 per cento di assenze. Le missioni, cioè la mancata partecipazione ai lavori del Senato per motivi istituzionali, è stata dello 0,83 per cento. Cucca ha votato 23 volte (0,12%) diversamente dal proprio gruppo parlamentare.
Il secondo più presente tra i sardi è risultato un altro dem, Ignazio Angioni con una partecipazione del 95,14 per cento. Le assenze si sono attestate sul 2,77, le missioni al 2,09. Ventisette i voti ‘ribelli’ del senatore, cioè diversi dal gruppo del Pd (0,15%).
Luciano Uras, eletto nel 2013 con Sel e poi approdato nel Campo progressista, ha partecipato all’83,76 per cento delle sedute. Assenze all’11,64, missioni al 4,60. Su Uras non sono indicati i cosiddetti voti ribelli per via del cambio di partito dopo lo scioglimento di Sel: a Palazzo Madama il Campo progressista non ha avuto un numero sufficiente di senatori formare un proprio gruppo. Uras infatti faceva parte del Misto.
Col 77,69 per cento, Emilio Floris (Forza Italia) è il quarto per presenze a Palazzo Madama. Assenze al 16,34 per cento, missioni al 5,97. Floris è il più ‘ribelle’ tra tutti i senatori dell’Isola: per 525 volte (3,54%) ha votato diversamente dal proprio gruppo parlamentare.
Dietro Floris c’è Silvio Lai (Pd): 73,83 per cento di presenze, 21,57 di assenze e 4,59 per cento di missioni. Sulle votazioni Lai per 180 volte (1,28%) si espresso in modo differente rispetto al gruppo del Pd, specie quando cominciò la guerra all’interno del Partito democratico e il senatore sardo si era inizialmente schierato con Pier Luigi Bersani, di cui è stato un fedelissimo per lungo tempo. Poi ha deciso di non seguire l’ex leader in Arti 1-Mdp.
Roberto Cotti (M5s) è penultimo: 73,16 per cento di presenze, 24,83 di assenze e 2,01 di missioni. I voti ribelli di Cotti sono stati 227, pari all’1,63 per cento.
Chiude la classifica Manuela Serra (M5s): 61,90 per cento di presenze, 28,95 di assenze e 9,15 di missioni. Per 72 volte la Serra ha votato diversamente dal resto del gruppo grillino di Palazzo Madama: 0,61 per cento.
Al. Car.
(@alessacart)
