La Sardegna si candida a sede olimpica per il triathlon, dopo la possibilità che nell’Isola faccia tappa pura la carovana della vela e quella del mare più in generale. Questo a patto che Roma venga scelta per i Giochi del 2024. Ma intanto la giunta di Francesco Pigliaru si è fatta avanti.
La proposta è dell’assessore al Turismo e allo Sport, Francesco Morandi. Sua l’idea di convertire la Sardegna nella base olimpica del triathlon, il che vuol dire mare e terra. La specialità, infatti, è un mix di nuoto, bici e corsa. Significa portare i campioni sulle strade e non solo nelle spiagge per il mezzo fondo.
Morandi ha lanciato la candidatura durante la prima giornata dell’Itu Cross triathlon world championships, il campionato del mondo in programma oggi e domani nel territorio di Orosei. L’evento è stato organizzato dalla società Island Group col supporto della Regione. L’assessore questa mattina ha tenuto a battesimo l’avvio delle competizioni, insieme al presidente del Coni, Giovanni Malagò, che ha portato il suo saluto agli atleti.
“La Sardegna, e in particolare l’oasi naturale di Bidderosa – ha detto Morandi – ha mostrato di essere destinazione ideale per una competizione olimpica, tanto che in questi anni è un riferimento costante per i massimi eventi dello sport estremo più famoso al mondo. E tutto in contesti ambientali unici, con un’ottima capacità organizzativa”.
In questa edizione 2015 del campionato mondiale di Triathlon Cross, è stato registrato il record di iscrizioni: 576 atleti, a cui vanno aggiunti 109 partecipanti delle prove Open, Lite e Team, per un totale di 685 atleti. Provengono da 31 Paesi e si contendono i titoli iridati e di categoria. È il più alto numero di partecipanti mai raggiunto in un mondiale della specialità off road.
Leggi anche: Triathlon, ecco chi sono i campioni sardi