Sardegna Ricerche, ipotesi di riforma al vaglio della Corte dei conti

Un disegno di legge per modificare la legge istitutiva di “Sardegna ricerche” e superare le incertezze sullo stato giuridico dell’ente. Ma si potrebbe arrivare anche “all’internalizzazione”. Questa la proposta fatta questa mattina dall’assessore alla Programmazione, Raffaele Paci, durante l’adunanza della Sezione di controllo della Corte dei conti che ha esaminato l’attività 2010-2013 di Sardegna Ricerche.

La Sezione di controllo già da tempo aveva evidenziato una situazione “confusa” che, ha spiegato il relatore della Corte Valeria Motzo, rende difficile anche l’inquadramento nella norma giuridica. “La gestione diretta dell’ente da parte della Regione – ha detto Paci – sarebbe la soluzione più efficiente. La natura giuridica non può essere consortile, sulla riforma abbiamo già dettato gli indirizzi e nel giro di qualche mese presenteremo la proposta al Consiglio”. Sempre nella bozza di riforma, dovrebbero essere chiariti anche ruolo e competenze del Comitato tecnico e degli organi di controllo. “Si arriverà – ha aggiunto Paci – a una struttura snella, magari anche attraverso un organo monocratico di gestione accompagnato da un Comitato scientifico”. Attualmente, Sardegna Ricerche è presieduto da ketty Corona, rinominata da Ugo Cappellacci alla fine dello scorso anno.

Durante l’adunanza della Sezione di controllo si è parlato anche degli “accantonamenti“: la magistratura contabile ha rilevato la presenza di fondi accumulati da esercizi anche lontani nel tempo. “In generale la questione delle società partecipate è uno dei problemi che dobbiamo affrontare – ha concluso Paci -. Abbiamo intrapreso diverse iniziative che tendono innanzitutto a cercare di capire quali sono. E già questo segnala la criticità del problema”. Nelle scorse settimane, è stato confermato questa mattina, la Regione ha effettuato alcune “sforbiciate” su diverse partecipazioni con alienazioni e l’uscita da un consorzio.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share