Simeoni nell’Isola, incontro col Psd’Az: “Unire diverse anime indipendentismo”

Prima i due incontri istituzionali con giunta e capigruppo in Consiglio regionale, poi, nel pomeriggio, la delegazione corsa guidata da Gilles Simeoni fa tappa al T Hotel per un colloquio a porte chiuse con Christian Solinas e Giovanni Columbu, rispettivamente segretario e presidente del Partito sardo d’azione. Nessun fuoriprogramma: l’incontro è stato annunciato ieri da un comunicato del Psdaz, alleato storico del Partito della Nazione corsa, una delle formazioni che compongono la coalizione Femu a Corsica, oggi al potere con gli indipendentisti di Corsica Libera. In altri termini, si è trattato di rinnovare un’alleanza di vecchia data e di stabilire una linea comune in vista del prossimo congresso dell’European Free Alliance, partito europeo che raccoglie le istanze di autodeterminazione delle nazioni senza stato europee.

Ai margini della riunione, posto di fronte alla domanda “Cosa possono imparare i sardi dai corsi?”, Columbu risponde chiaro: “Come è stato fatto in Corsica, anche qui in Sardegna occorre riunire le tante anime del mondo autonomista e indipendentista. Dai corsi, poi, i sardi possono mutuare una maggiore sensibilità rispetto alla difesa del territorio”. Rilancia il segretario Solinas, che dà una cornice europea all’incontro di oggi: “È fondamentale rinvigorire i rapporti con la Corsica perché dimostrano che il sardismo non è isolamento, ma un’istanza di migliore integrazione che mira a realizzare un’Europa dei popoli basata sulle tante diversità linguistiche e storiche esistenti”.

Il tema dell’utilizzo delle risorse del territorio è stato invece affrontato dal consigliere esecutivo corso allo Sviluppo economico Jean Cristophe Angelini, che si dice “contrario ai permessi di ricerca che interessano il Mediterraneo occidentale e al possibile sfruttamento dei giacimenti sottomarini di idrocarburi”. “Non ne abbiamo ancora parlato, spiega, lasciando intendere che la discussione del Consiglio esecutivo o dell’Assemblea sul tema è imminente, ma non vediamo di buon occhio le trivellazioni”, aggiunge Angelini. Seppur non direttamente interessata dal progetto della Tgs Nopec oggi al vaglio del ministero dell’Ambiente a Roma, le coste della Corsica non sono poi così lontane dall’area perimetrata dalla società norvegese al largo delle coste occidentali dell’Isola. Insomma, i corsi sono contrari allo sfruttamento dei giacimenti sottomarini. E il loro no ha un peso specifico elevato all’interno della macroarea del Mediterraneo occidentale che le due isole vorrebbero presto tenere a battesimo.

Piero Loi

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share