L’ospedale Brotzu è passato in poco più di un anno da un tasso di opposizione alla donazione del 23,5 per cento a quello del 60 per cento riscontrato in questi primi 9 mesi dell’anno. “Cifre mai viste e in contrasto evidente con la sensibilità e la generosità storicamente dimostrata dai sardi – denuncia Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti in Consiglio regionale -. Chiediamo all’assessore di verificare quale sia la causa a monte e cosa si possa fare per omogeneizzare quanto più possibile rispetto al resto del territorio regionale e migliorare un dato che, sino a poco tempo fa, consolidava l’isola e l’Azienda Brotzu in particolare ai primi posti in Italia”.
Il gruppo d’opposizione ha presentato una mozione in Consiglio regionale per mostrare al presidente della Giunta, Christian Solinas, e all’assessore alla Sanità, Mario Nieddu, il bilancio negativo della donazione di organi e trapianti in Sardegna. “Secondo i dati del Centro regionale Trapianti, il 2019 rischia di essere un annus horribilis – spiega Agus -. In questi primi mesi sono stati effettuati due trapianti di cuore, 25 di reni, 18 di fegato e nessuno di pancreas. Complessivamente 20 in meno rispetto al 2018 e 53 in meno sul 2016″.
La proposta dei Progressisti prevede l’estensione a tutti i Comuni sardi della possibilità di raccogliere le dichiarazioni di assenso alla donazione contestualmente al rinnovo della carta d’identità col modello elettronico – come già avviene nel capoluogo e in altri Comuni – e l’intensificazione delle campagne di sensibilizzazione attraverso l’indizione della prima Giornata regionale della donazione e del trapianto da celebrare il 24 febbraio 2020, data in cui ricorre il quindicesimo anniversario della tragica scomparsa del cardiochirurgo del Brotzu, Alessandro Ricchi, e della sua equipe, morti in un incidente aereo nella zona del massiccio di Sette Fratelli mentre trasportavano un cuore da Roma a Cagliari destinato a un paziente sardo.