Ryanair, Pigliaru: “Siamo pronti a investire, ma l’Ue ci dica come”

“Non appena sarà chiaro il modo in cui l’Ue riterrà che si possano sostenere i vettori, abbiamo molte risorse in cassa pronte per essere spese”: è la rassicurazione che il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, ha fornito oggi ai rappresentanti istituzionali del Nord Ovest e agli operatori economici impegnati nel consolidamento del Fondo straordinario per il sostegno al traffico aereo di Alghero dopo l’annuncio della chiusura della base di Ryanair, leader nel mercato dei voli low cost, a partire dal prossimo 31 ottobre.

Nell’incontro avuto in aeroporto, a margine dell’assemblea degli azionisti di Sogeaal, la società che gestisce il Riviera del Corallo appena ricapitalizzata dalla Regione con 10 milioni di euro, Pigliaru, accompagnato dall’assessore dei Trasporti Massimo Deiana, ha confidato di ritenere che si sia “a un passo da una situazione che ci permetterà di avere più voli e più stabilmente”. Questo anche “grazie all’esemplare mobilitazione degli imprenditori – ha aggiunto il governatore – Siamo desiderosi di incoraggiare l’iniziativa e renderla stabile attraverso un contributo o un sistema di premialità”.

Quanto all’imminente smobilitazione di Ryanair, Pigliaru è perentorio nel criticare la decisione del governo di aumentare il prezzo dei biglietti aerei. “Il governo – ha chiarito il presidente della Regione – ha fatto una grande stupidaggine in generale, e in particolare per la Sardegna. Sentiremo ancora il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per dirgli che facciano quello che vogliono nel resto d’Italia, ma non in Sardegna”. Dall’Isola è già partita la richiesta a Roma per una deroga agli aumenti per salvaguardare il diritto dei sardi alla mobilità: non un favore, ha sottolineato l’assessore dei Trasporti nel motivare la richiesta, ma un modo per bilanciare lo squilibrio indotto dalla insularità.

“Riteniamo che le compagnie low cost abbiano giocato e debbano continuare a giocare un ruolo fondamentale nell’offerta complessiva del trasporto aereo della Sardegna. Abbiamo assoluto bisogno di rotte verso le principali mete europee in tutto l’arco dell’anno e, superando le attuali difficoltà, vogliamo che siano più numerose di quelle che abbiamo avuto sinora”, ha proseguito il governatore.

Sottolineando che la mobilitazione dei sindaci del territorio rappresenta “un ottimo esempio di ragionamento in chiave di rete metropolitana”, il governatore ha poi ricordato “l’impegno del Governo per la continuità aerea con 30 milioni di euro l’anno che andranno a sussidiare i voli di chi viene in Sardegna nei tre mesi estivi, che in tal modo non dovrà subire tariffe folli, rinunciando a spendere sul territorio o addirittura trovandosi obbligato a scegliere altre mete. Per quanto riguarda la mobilità dei sardi – ha aggiunto – vogliamo una Ct1 (continuità territoriale tra gli scali sardi e Roma e Milano, ndr) rinforzata con voli più rispondenti alle nostre esigenze e una Ct2 (collegamenti con gli scali minori della Penisola, ndr) con voli frequenti per altre importanti destinazioni nazionali, lasciando spazio alla libera concorrenza da una parte e, dall’altra, aprendo la chiamata alle compagnie che siano disponibili a volare su quelle tratte garantendo prezzi bassi e frequenze certe”.

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