I Rossomori: “Via l’Anas, costruiamo un’azienda delle strade sarde”

I Rossomori rilanciano il tema della gestione autonoma regionale delle strade dell’Isola e annunciano una mozione in Consiglio regionale: “La Giunta apra una vertenza con il Governo e si chiuda questa pagina di subalternità nei confronti di una azienda che da troppo tempo usa i nostri fondi per pagare malaccio le sue opere, e che utilizza le spese generali per sovvenzionare parte della sua struttura burocratica”». Nel mirino c’è l’Anas, “che ormai opera solo con fondi regionali”, spiega Gesuino Muledda. “Sarebbe ora che la parte sovranista della Giunta e della maggioranza si decidesse a riaprire questo confronto”. E arrivare a “costruire un’azienda delle strade sarde“.

“I Riformatori non possono che accogliere con il massimo favore la proposta dei Rossomori di trasferire alla Regione le competenze in materia di strade statali oggi in capo all’Anas e sono pronti sin da subito a collaborare con la maggioranza su questa materia”, dichiara il capogruppo dei Riformatori Sardi – Liberaldemocratici in Consiglio regionale, Attilio Dedoni. “Quando da parte di una forza politica di maggioranza viene avanzata una proposta improntata a un vero autonomismo, non possiamo tirarci indietro”, prosegue Dedoni, “tanto più considerato che siamo stati noi i primi a proporre la regionalizzazione dell’intera rete stradale isolana. Non ci interessa il riconoscimento della primogenitura ma che si faccia, bene e in tempi ragionevoli, un qualcosa di cui tutti i sardi sentono il bisogno per liberarsi dal pesante giogo dell’Anas, i cui disservizi hanno ridotto le nostre strade a uno scenario di guerra disseminato di trincee e campi minati”. “Per questo, siamo pronti a ritirare la nostra proposta di legge nel momento in cui ne dovesse venire presentata una analoga da parte del centrosinistra e a confrontarci nel merito per arrivare a un testo condiviso”, conclude il capogruppo. “La sicurezza delle persone e lo sviluppo della nostra economia vengono prima del gioco delle parti tra gli schieramenti politici”.

Regionalizzare le strade ci porterebbe dritti dritti ad una nuova Abbanoa. Le conseguenze negative di un simile progetto, se realizzato, saranno gigantesche su tre fronti: finanziario, gestionale e della sicurezza”. Così il vicecapogruppo del Pd Roberto Deriu, dopo la proposta dei Rossomori. “Finanziario perché le spese cresceranno enormemente per la diseconomia di scala- spiega Deriu-. Gestionale, perché ci darà’ un deterioramento del servizio e del patrimonio per la difficoltà dei controlli e della sicurezza, perché un’azienda finanziariamente debole e organizzativamente inefficiente non sarà in grado di garantire gli standard di sicurezza agli utenti”. Per Deriu “si preannuncia un nuovo disastro amministrativo, nuovamente annunciato in mezzo al tripudio dei tromboni centralisti. Condurremo una battaglia strenua, in Consiglio regionale e nella società sarda, per contrastare una simile sconsideratezza- conclude l”esponente del Pd-. E non si invochi Renzi, a giustificare questa ennesima ”idea brillante”:nella conferenza stampa di presentazione del Def  è stato il Presidente del Consiglio in persona a spiegare come le nuove Province nate dalla riforma Delrio debbano occuparsi “solo di strade e scuole”.

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