Riforma sanità, c’è accordo su riordino, commissari e taglio Asl

La riforma sanitaria prende forma con una prima riorganizzazione delle Asl – che saranno commissariate, subiranno delle incorporazioni nelle aziende miste e verranno ridotte di numero – la nascita dei distretti contestualmente alla riforma degli enti locali e l’operatività dell’Azienda per l’emergenza urgenza (Areu), mentre verrà cancellata l’Azienda regionale della sanità e l’assessorato cambierà nome diventando “della Salute”. Sono queste le 16 modifiche alla legge di riforma in discussione in Aula, concordate tra ieri e oggi nel vertice di maggioranza tra i capigruppo del centrosinistra e la Giunta Pigliaru. Una riunione che ha riportato la serenità nella coalizione dopo le fibrillazioni delle settimane scorse. Tra le novità introdotte, quindi, spicca un articolo con un riferimento esplicito al commissariamento delle Asl e delle Aziende ospedaliere e ospedaliere universitarie, Aou – d’intesa con i Rettori dei due atenei – entro 30 giorni dalla pubblicazione della legge nel Buras e con durata di quattro mesi rinnovabile per lo stesso periodo per non più di una volta. Riordino in vista, poi, per alcuni poli ospedalieri di Cagliari e Sassari. Nel capoluogo isolano verranno “incorporate” nell’Azienda ospedaliera Brotzu (Aob) l’ospedale Microcitemico e l’oncologico Businco, attualmente in capo alla Asl di Cagliari, avviando un progetto per valorizzare la ricerca scientifica sanitaria con il riconoscimento del nuovo polo ospedaliero universitario tra le realtà di ricerca nazionali (Irccs). A Sassari sarà l’ospedale Ss. Annunziata – oggi nella Asl 1 – ad entrare a far parte dell’Aou del Nord Sardegna. Confermato l’accentramento per l’acquisto dei beni e servizi ma non verrà costituita, almeno per ora, la centrale unica di committenza, mentre viene data nuova centralità al Consiglio regionale che verificherà in commissione Sanità molti dei passaggi previsti, tra i quali anche le modalità di razionalizzazione della spesa sanitaria regionale. Sul lato finanziario viene previsto un piano di rientro per le aziende che sforano a causa dell’aumento dei costi rispetto al bilancio di previsione. Il piano di rientro avrà un arco temporale di tre anni. Infine viene spenta la polemica sui 600 mila euro stanziati per il funzionamento dell’Areu: saranno finanziati con i risparmi delle Asl, Aou, Aob e Inrca.

 

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