Regione, lascia il Dg agli Affari generali. Casella ‘sfortunata’: è il secondo addio

Un Dg della Regione se ne va. Uno dei ventuno prorogati sino a giugno a fine dicembre. La casella vuota l’ha lasciata Carmine Spinelli, nominato direttore generale lo scorso settembre dopo che la prima indicazione, quella di Naika Aversano, scelta a inizio estate, era saltata per assenza di requisiti. Spinelli approdò negli uffici di viale Trieste 190 (nella foto) dopo aver presentato la propria candidatura alla manifestazione di interesse della Giunta Solinas.

A sette mesi di distanza, l’addio. Spinelli è arrivato in Sardegna da Palazzo Chigi, dopo tornerà a prestare servizio nel Dipartimento delle minoranze linguistiche. Ieri, contattato dall’Ansa, si è limitato a confermare la decisione di lasciare, ma non ha spiegato le ragioni. L’assessora di riferimento, la leghista Valeria Satta, ha addirittura detto che le dimissioni non le risultavano, “quindi non posso commentare”, è stata la risposta sul caso.

Invece Spinelli ha deciso davvero di mollare l’incarico in Regione, dove rimbalza la notizia che la decisione sia maturata dopo l’approvazione della leggina ‘salva Dg’, quella con la quale prima di Natale sono stati modificati i criteri per la nomina dei direttori generali, in particolare il requisito dei cinque anni di esperienza. La norma ha di fatto blindato Silvia Curto e Antonio Pasquale Balloi, rispettivamente Dg della presidenza e a capo della Protezione civile, contro i quali il sindacato Sdirs ha presentato riocorso. Ma dal centrodestra filtra uan versione diversa: Spinelli avrebbe lasciato per motivi personali, non legali all’incarico in Regione.

Di certo sul tema dei dirigenti i Progressisti, una delle tre minoranze del Consiglio (le altre due sono il Pd e gli M5s) continuano a presentare rilievi. L’ultima è una interrogazione a firma di Gianfranco Satta che “intende fare luce – è scritto – su possibili violazioni in materia di organizzazione delle strutture burocratiche e attribuzione degli incarichi di responsabilità, nonché imparzialità dell’azione amministrativa, lesione dei diritti dei lavoratori, della loro sicurezza e salute”. L’esponente dei Progressisti chiede “se siano stati contrattualizzati dirigenti esterni pur avendo in disponibilità quelli interni con curricula adeguati, determinando così un ingiustificato incremento delle spese a carico del bilancio eegionale”. Satta interroga l’assessora Satta anche su un altro aspetto: “Se nelle procedure di nomina siano stati acquisiti i necessari pareri sulla regolarità amministrativa delle deliberazioni della Giunta”.

 

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