Regione, i partiti ‘minori’ della maggioranza propongono chiusura del Crel

Sopprimere il Consiglio regionale dell’economia e del lavoro (Crel) prima della scadenza degli organi e la nomina dei nuovi 27 componenti prevista entro luglio. Lo prevede una proposta di legge, di un solo articolo, presentata in Consiglio regionale da parte di esponenti del centrosinistra (Centro democratico, Sardegna Vera, Soberania e Indipendentzia, Gruppo misto e Sel), prima firmataria Anna Maria Busia (Cd). Complessivamente ci sarà un risparmio di 300 mila euro annui.

“La soppressione del Crel è in linea con le norme nazionali appena varate dal Governo Renzi sull’eliminazione del Cnel – spiega Busia -. Chiediamo che questa iniziativa di legge venga messa subito in calendario, per iniziare ad eliminare doppioni di enti ed essere anche pungolo alla Giunta regionale su questo processo di cancellazione di enti”.

Secondo Roberto Desini (Cd), si tratta “dell’inizio di un nuovo percorso che vorremmo portare in questa legislatura. Oggi le Commissioni permanenti del Consiglio possono audire e convocare qualsiasi soggetto esterno e quindi effettuare quel lavoro che prima veniva fatto attraverso il Crel”.

Per Raimondo Perra (Psi) non è da sottovalutare neppure l’aspetto del risparmio economico per le casse della Regione. “Non stiamo risparmiando milioni – dice Gavino Sale (Irs) – ma è un messaggio forte”.

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