Regione, i Cinque Stelle hanno deciso: Francesco Desogus è il loro candidato

Il nuovo candidato del Movimento Cinque Stelle per la presidenza della Regione è Francesco Desogus. Il vincitore ha sconfitto di un soffio Donato Forcillo, arrivato secondo con soli 28 voti di scarto. Sono stati 1.350 in tutto gli attivisti sardi che hanno espresso la loro preferenza tra i cinque candidati che avevano preso più voti al primo turno del 26 novembre.

Ha preso 450 voti Francesco Desogus, 58enne cagliaritano funzionario del settore Cultura della Città metropolitana che lavora alla biblioteca Emilio Lussu di Monte Claro. Godeva del sostegno di una buona fetta del Movimento ma la sua leadership è stata contrastata dalla minoranza interna che ha votato in massa Donato Forcillo, il 31enne ex assessore al Bilancio della giunta grillina di Porto Torres ha preso 422, solo 28 preferenze in meno. Terzo posto con 261 voti per il 38enne Gianluca Mandas, vicesindaco e assessore all’Urbanistica di Assemini, seguito dalla 56enne dipendente dell’Aspal e attivista quartese Anna Sulis con 134 e dal 52enne insegnante di Sassari Marcello Cherchi con 83 preferenze.

Il primo agosto erano stati 1.804 i voti espressi dagli iscritti che avevano indicato Mario Puddu come candidato presidente della Regione. L’ex sindaco di Assemini aveva ottenuto 981 preferenze, seguito da Luca Piras con 464, Marina Rita Monagheddu con 285 e Anna Sulis con 74. In quella circostanza erano stati scelti anche gli aspiranti consiglieri regionali.

Poi, dopo la rinuncia di Mario Puddu, gli iscritti erano tornati alle urne virtuali il 26 novembre per scegliere il nuovo candidato – con l’esclusione di Luca Piras, il secondo più votato dietro Puddu – e si era arrivati alla rosa di cinque nomi: Marcello Cherchi, Francesco Desogus, Donato Forcillo, Gianluca Mandas e Anna Sulis. Per questa seconda votazione on line si era registrato un calo nell’affluenza con 1.453 iscritti che avevano partecipato alla nuova scelta del candidato che dovrà correre per la poltrona da presidente della Regione.

Oggi si è arrivati al terzo tentativo e con 1.350 preferenze gli attivisti sardi del Movimento Cinque Stelle hanno deciso che sarà Francesco Desogus il loro candidato alla guida della Sardegna.

 

Poco dopo l’investitura formale, la pagina Facebook Mario Puddu M5S Sardegna è stata rinominata Francesco Desogus M5S Sardegna – spiazzando gli attivisti che seguivano la pagina dell’ex candidato – e sono arrivate le prime dichiarazioni ufficiali del vincitore delle Regionarie. “Accetto con entusiasmo la candidatura alla presidenza della Regione per il Movimento 5 Stelle, consapevole dell’impegno che mi attende ma soprattutto della necessità di coinvolgere le parti migliori della società sarda in un progetto nuovo, per un nuovo cambiamento. Insieme ce la faremo”, ha scritto l’aspirante governatore.

Francesco Desogus si è rivolto anche agli sfidanti sconfitti al ballottaggio: “Ringrazio chi mi ha votato e ringrazio anche gli altri quattro candidati (Donato Forcillo, Gianluca Mandas, Anna Sulis e Marcello Cherchi) con i quali, insieme ai parlamentari, ai portavoce, a tutti gli attivisti e ai tantissimi sostenitori, ora inizierà un percorso comune – Perché adesso c’è veramente bisogno di tutti per dare alla Sardegna una vera prospettiva di sviluppo. Nel segno della condivisione“.

Il 58enne attivista a Cinque Stelle, alla prima avventura politica, parte subito all’attacco contro i candidati di punta di questa tornata elettorale. “Centrodestra e centrosinistra sono facce speculari della stessa vecchia idea di gestione del potere e nulla più. Hanno già fallito negli ultimi vent’anni e ora si ripropongono agli elettori come se nulla fosse. Zedda e Solinas sono solo dei vecchi politici di professione“.

In ritardo, il Movimento Cinque Stelle comincia ora la sua campagna elettorale e il candidato Francesco Desogus spiega subito il suo obiettivo rispetto ai due poli principali. “La Sardegna merita invece un vero cambiamento che solo il Movimento 5 Stelle può garantire – annuncia nel suo primo intervento – ha bisogno di un nuovo modello di sviluppo e di una nuova classe dirigente, che non può più essere quella dei vecchi partiti che hanno già spolpato la Sardegna con clientele, vitalizi e una gestione poco trasparente del potere”.

Marcello Zasso

(@marcellozasso on Twitter)

 

 

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