Regione, dimezzato il debito da 2 miliardi. Paci: “Presto lo estingueremo”

È una marcia tappe forzate quella decisa dalla Giunta per cancellare il debito della Sardegna. Stanziati ogggi altri 202 milioni.

Arrivano altri 202 milioni per tagliare i residui passivi della Regione, ovvero i debiti “non onorati” negli ultimi dieci anni. Ad attendere i soldi, Enti locali e imprese che adesso potranno contare su una nuova iniezione di liquidità.

Il via libera l’ha firmato Raffaele Paci, titolare della Programmazione e vice presidente della Giunta. E col nuovo stanziamento di oggi sale fino a 802 milioni e 853mila euro il conto totale dei residui passivi finora cancellati dal governo regionale.

I 202 milioni deliberati rappresentano la terza tranche che segue quelle di febbraio e di marzo. In buona sostanza, con una progressione trimestrale il debito della Sardegna è stato dimezzato, visto che il suo ammontare massimo dovrebbe raggiungere i due miliardi. Tuttavia, per via dei mille rivoli in cui sono sospesi da un decennio i conti della Regione, la cifra esatta è in via di definizione, ma si ipotizza pure un valore al ribasso, fino a 1,5 miliardi.

Fatto sta che un trend di questo tipo “non si era mai registrato”, osserva Paci. Che precisa: “Questa svolta è stata possibile grazie all’accordo di luglio che ci ha permesso di uscire dal patto di stabilità”. Quindi la sottolineatura con la quale l’assessore caratterizza l’azione di governo: “Stiamo lavorando sodo dal primo giorno per rimettere in ordine la finanza pubblica regionale che abbiamo trovato in condizioni disastrose“.

Negli uffici della Programmazione, da febbraio è pronta la lista di priorità con la quale la Giunta, a tappe, sta ripianando il debito. Infatti: i primi 300 milioni vennero dirottati su Scuola, Cultura, Politiche Sociali, Lavoro ed Enti Locali. La seconda tranche, di uguale importo, fu destinata invece alla totalità degli assessorati, come avverrà con questi ulteriori 202 milioni.

Nel dettaglio delle coperture sul totale degli 820 milioni e 853mila euro, si possono segnalare i 106 milioni e 400mila euro alla Sanità. Ancora: 80 per il sostegno a famiglie; 162 per patologie gravi; 90 ai Lavori Pubblici; 92 al Fondo Unico per gli Enti Locali; 59,5 all’istruzione; 49,5 all’Ambiente; 64,5 all’Agricoltura; 31,5 ai Beni Culturali, tra teatro, cinema, biblioteche e sport.

Paci spiega ancora: “Vogliamo liberarci del debito pubblico il più presto possibile, stiamo correndo per ripartire da una situazione che consenta di pensare solo al presente e al futuro della Sardegna e della sua economia, senza il peso di fardelli del passato”.

E a proposito del conteggio finale sui residui passivi, la somma esatta si dovrebbe conoscere a fine mese, quando sarà concluso il riaccertamento dei debiti e dei crediti, una ricognizione prevista dalle nuove regole sul bilancio armonizzato delle Regioni.

“Non appena avremo il quadro finanziario chiaro e definitivo – conclude l’assessore -, accelereremo ancora di più per mettere sul piatto nuove somme, oltre gli 800 milioni giù stanziati e utilizzati per debiti vecchi di dieci anni”. Paci individua un effetto su tutti, nella cancellazione dei residui passivi: “Ridiamo ossigeno alle amministrazioni e alle imprese che con esse vantavano crediti”.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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