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Regione, denuncia choc: “In due anni spesi in consulenze 5,3 milioni”

In poco meno di due anni, dal primo gennaio 2012 a oggi, la Regione ha speso in incarichi e consulenze esterne 5,3 milioni di euro. E spesso il ricorso a professionisti che non fanno parte dell’organico regionale, non pare giustificato. Lo denuncia il consigliere regionale del Partito democratico Gian Valerio Sanna, che in merito ha presentato un’interrogazione al presidente Ugo Cappellacci.

Nel documento “sono stati riportati due casi, a titolo di esempio, che dimostrano il ricorso continuo e immotivato all’affidamento, anche diretto, di professionisti spesso dai curricula assolutamente privi dei necessari caratteri di competenza e di affidabilità”.

Entrambi i casi citati da Sanna riguardano l’assessorato alla Sanità. Nel mirino, l’affidamento del servizio di “consulenza economica, specialistica, per gli aspetti concernenti il rapporto costo/efficacia e la sostenibilità dei nuovi farmaci”. Nell’ambito del progetto, “si è provveduto a convenzionare operatori con competenze esclusivamente giuridiche secondo criteri valutativi che sono assolutamente poco convincenti”. 

“Sempre l’assessorato dell’Igiene e Sanità – rivela il consigliere del Pd – nell’ambito di un fantomatico progetto per la comunicazione e divulgazione dell’importanza delle strutture di psicologia ospedaliera e delle emergenze e dell’integrazione delle stesse nel contesto ospedaliero, ha ritenuto necessario selezionare un professionista con la finalità ‘di generare maggiore attenzione alla componente soggettiva del paziente, … abbandonando la concezione del malato come ‘oggetto’ da curare, a favore di un’ottica globale e multi professionali’. Come si può facilmente capire – sottolinea Sannale motivazioni sono assolutamente generiche e risibili, a metà fra un racconto romanzato e una ‘mission impossibile’. Il servizio è stato assegnato sottosoglia con affido diretto, senza alcuna valutazione del merito e delle reali attitudini al compimento degli obiettivi”. Inoltre, “la convenzione è stata finanziata con i fondi per la pubblicità istituzionale e dunque nella diretta responsabilità del Presidente Cappellacci. L’Amministrazione Regionale – domanda Sanna – non dispone di uno psicologo professionista di comparabile professionalità da poter essere impiegato nelle mansioni indicate?”.

Anche perché, come ricorda nell’interrogazione Gian Valerio Sanna, l’affidamento di incarichi esterni deve rispettare “i seguenti principi: attinenza dell’incarico alle competenze attribuite; l’elevata qualificazione delle prestazioni richieste, e quindi della professionalità della persona con cui si insatura la collaborazione; l’oggettiva impossibilità di far fronte all’esigenza con le risorse professionali interne, in quanto le conoscenze ed esperienze richieste risultano eccedere quelle normali del personale della direzione generale”.

 

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