Cambiano i criteri e i parametri di valutazione dei dirigenti di servizio della Regione, con la sola e temporanea eccezione del Centro regionale di programmazione. Per i direttori generali, invece, entro il 2015 sarà predisposta una specifica delibera. Lo ha deciso oggi la Giunta presieduta da Francesco Pigliaru. Le performance dei direttori di servizio saranno valutate dai direttori generali, i quali a loro volta saranno valutati da una commissione di esperti esterni all’amministrazione. “La recente riorganizzazione delle direzioni generali – spiega l’assessore del Personale, Gianmario Demuro – aveva necessità dell’urgente approvazione dei nuovi criteri per la graduazione delle posizioni dirigenziali, prima dell’avvio della procedura per le manifestazioni d’interesse che sfocerà con l’attribuzione dei nuovi incarichi”. “Il provvedimento – precisa l’esponente della Giunta – riguarda anche Agenzie, Enti e Unità di progetto. È una base di partenza, non a caso la Giunta si riserva la facoltà di apportare modifiche e integrazioni, qualora sia necessario migliorare il sistema di valutazione delle performance. Soprattutto nella fase di avvio sarà indispensabile stabilire le responsabilità effettivamente attribuite a ciascun dirigente e al servizio di riferimento”. Il trattamento retributivo di ciascun dirigente, fatto salvo lo stipendio base, prevede una premialità legata agli obiettivi raggiunti: una quota fissa che è la più bassa in Italia, e una quota variabile con tre fasce di rendimento (100%, 90% e 80% del tetto massimo del premio) sulla base dei risultati conseguiti dall’interessato.
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