Regionali, ultimo sprint. Per Cappellacci resta il nodo Ppr

Oggi si chiude la campagna elettorale: per Pigliaru tour nell’Isola, per Cappellacci c’è Berlusconi, la Murgia e Pili a Cagliari, Devias a Ghilarza, Sanna a Orgosolo.

Sei sfidanti per un solo vincitore che uscirà dalle urne di domenica. Sei candidati governatore che hanno ancora ventiquattro ore di tempo per lanciare gli ultimi appelli al voto di questa campagna elettorale. Unica eccezione, quella di Ugo Cappellacci che in agenda ha pure un impegno istituzionale: per domani alle 9 il presidente ha convocato la Giunta, una seduta che decreterà definitivamente il destino del nuovo Ppr. Il Piano paesaggistico al momento non è all’ordine del giorno, ma ciò non esclude che il governatore uscente possa comunque approvarlo per fini elettorali, pur non avendo  la Valutazione ambientale strategica (Vas). Ovvero, il documento senza il quale il voto dell’Esecutivo sarebbe praticamente nullo, per via della documentazione incompleta. Francesco Pigliaru, invece, domani girerà la Sardegna in pullman con un viaggio in sette tappe, da Sud a Nord dell’Isola. Ancora: Michela Murgia e Mauro Pili hanno scelto Cagliari per concludere la corsa alle urne. Pier Franco Devias farà rotta verso Ghilzarza, Gigi Sanna sarà a Orgosolo.

UGO CAPPELLACCI, dunque, si dividerà tra l’ultima riunione di Giunta programmata di mattina e l’incontro pubblico ad Arborea, nel pomeriggio. Il governatore uscente deve affrontare il grande dilemma del Ppr, partendo dal fatto che il Savi, il Servizio di valutazione ambientale, non ha accettato il diktat di Cappellacci rispondendo picche al rilascio immediato della Vas.  Il Savi, in buona sostanza, si è rifiutato di dare a Cappellacci quel documento che è invece necessario per far approvare il Piano dalla Giunta. Il governatore ha quindi minacciato di nominare un commissario ad acta con l’obiettivo bypassare il “no” dell’ufficio regionale. Ma adesso spunta l’ipotesi che il presidente possa comunque mettere ai voti il Piano anche senza Vas né commissario. Certo, sarebbe un azzardo istituzionale, ma di fatto nessuno glielo impedisce. Non solo: dire, a due giorni da voto, di aver approvato il nuovo Ppr, sarebbe una mossa elettorale di sicuro successo, visto che nel 2009 Cappellacci aveva vinto le Regionali promettendo proprio di allentare i vincoli. Ma l’impegno non è stato mantenuto dopo cinque anni di governo.

FRANCESCO PIGLIARU ha scelto una chiusura itinerante. Sarà “un viaggio-denuncia nella Sardegna che si è fermata a cinque anni fa”. Sette le tappe simboliche: Cagliari, 40° chilometro della statale 131, Terralba, Olzai, Porto Torres, la zona industriale di Tempio-Calangianus e Olbia. “Attraverso foto e video – si legge ancora in una nota – mostreremo l’Isola bloccata dalla giunta Cappellacci, una Sardegna che potrà ripartire con poche azioni e buona amministrazione”. Insieme a Pigliaru ci saranno i volontari della campagna elettorale: toccherà a loro postare sui social le immagini “dell’innovativo viaggio, un viaggio che i sardi fanno tutti i giorni fra le macerie della politica e le occasioni non colte”.

LE TAPPE – Il pullman di Pigliaru parte alle 9 dal piazzale dei Centomila. Alle 9,20 la fermata davanti alla presidenza della Regione, nella tappa ribattezzata “Semplificazione e trasparenza”. Alla 10,30 il flash mob Villasanta, dedicato ai trasporti interni: l’appuntamento è al 40° chilometro della 131. Mezz’ora più tardi la visita a un’azienda di Terralba danneggiata dall’alluvione del 18 novembre scorso: Pigliaru parlerà di agricoltura e difesa del territorio. Alle 13 tappa a Olzai, agli istituti Mesina, “un luogo simbolo delle zone interne, delle arti e delle tradizioni”. Alle 15,30 il pullman del candidato governatore arriverà nella zona industriale di Porto Torres per fare il punto su “Bonifiche e lavoro”. Alle 17,30 fermata dedicata ancora ai sistemi economici locali, nel polo produttivo di Tempio-Calangianus. Infine l’arrivo a Olbia, dove Pigliaru farà prima la sosta davanti alla scuola elementare Maria Rocca chiusa dopo l’alluvione e poi sfilerà in corteo dal museo archeologico al corso Umberto. Tema della tappa: il volontariato e l’ambiente. E proprio al museo è programmata l’ultima convention elettorale di Pigliaru. E lì verrà allestito anche il collegamento con ‘Otto e mezzo’, il talk show di Lilli Gruber su La7.

MICHELA MURGIA resta a Cagliari per chiudere la propria corsa verso il voto e convincere gli indecisi. La leader di Sardegna Possibile ha scelto piazza del Carmine, dove un mese fa aveva girato lo spot elettorale. Titolo della serata: “La festa dell’anno”, si legge nelle locandine postate sui social. L’appuntamento è dalle 19 alle 24. E non parlerà solo la scrittrice di Oristano: sarà anche una serata in musica con il concerto dei Sikitikis. La Murgia chiude nel capoluogo dell’Isola dopo aver lanciato la propria candidatura dal teatro Eliseo di Nuoro, il 4 agosto scorso. Il suo obiettivo non è mai cambiato: “Vincere le elezioni e dare avvio alla rivoluzione dolce”.

MAURO PILI, ugualmente, sceglie Cagliari per salutare militanti e sostenitori. Il candidato presidente di Unidos-Popolo sardo lancerà l’ultimo appello al voto sotto la Torre dell’Elefante, nel quartiere di Castello. “Per liberare la Sardegna”, dice il leader della coalizione identitaria che venne ufficialmente fondata a Bonacardo, lì dove “nel 1147 – ripete spesso Pili – venne siglata la pace tra i quattro Regoli sardi”. Ma per Pili questa campagna elettorale sta finendo con una guerra. Con una denuncia all’Autorità garante delle telecomunicazioni. Il leader di Unidos-Popolo sardo ha puntato il dito “contro il bavaglio delle tv nazionali”.

PIER FRANCO DEVIAS, candidato governatore del Fronte indipendentista unidu (Fiu), chiude la Ghilarza la propria campagna elettorale cominciata a Ottana il 16 dicembre. Dalle 16, nella Torre aragonese, si alterneranno interventi e dibattiti sul modello di Sardegna che Devias ha proposto in queste Regionali. Poi balli e canti sardi. “Sarà una festa popolare”, assicura il leader del Fronte. Che però un sassolino dalla scarpa se lo toglie: “Nonostante tutti i tentativi di distruggere il grande patrimonio dell’indipendentismo, esso è vivo e vegeto nella lotta con il Fiu”.

GIGI SANNA, il decano di queste Regionali, leader del Movimento Zona Franca (Mzf), lancerà da Orgosolo gli ultimi appelli al voto. La location scelta è l’auditorium in piazza dei Caduti, dove Sanna ripercorrerà le tappe programmatiche del movimento. Poi spazio alla “Festa manna”, e sarà ancora un omaggio alla sardità. Sempre con balli, canti e prodotti tipici.

Al. Car.

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